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PISA – Dopo quattro anni di udienze, il tribunale di Pisa ha emesso oggi (4 novembre) la sentenza nel processo per i presunti maltrattamenti ai disabili avvenuti in una struttura di Montalto di Fauglia, condannando dieci operatori sanitari e assolvendo invece due operatori e tre medici.
Le condanne variano da quattro anni e un mese fino a due anni e quattro mesi di reclusione. Il procedimento, definito uno dei più grandi processi per maltrattamenti a persone disabili in Italia, era iniziato dopo un’articolata indagine dei carabinieri nel 2016, scaturita dalla denuncia di una famiglia il cui figlio disabile era tornato a casa con lividi e segni di violenza.
Le indagini portarono all’installazione di telecamere nascoste all’interno del centro diurno: in soli quattro mesi furono documentati 284 episodi di percosse, umiliazioni e vessazioni nei confronti di pazienti ospitati per percorsi di cura, riabilitazione e assistenza terapeutica.
All’uscita dall’aula, la delusione dei familiari delle vittime era palpabile. “Questa sentenza fa male – ha dichiarato una madre –. Ci sono responsabilità gravi, ma a pagare sono ancora una volta i più deboli”.
La vicenda della Stella Maris ha profondamente scosso la comunità pisana e il mondo dell’assistenza ai disabili, sollevando ancora una volta il tema della tutela dei soggetti fragili e del controllo nelle strutture socio-sanitarie.
“Prendiamo atto del dispositivo della sentenza con cui il giudice dottoressa Susanna Messina ha finalmente riconosciuto la completa estraneità dei medici preposti alla direzione del Centro Riabilitativo di Montalto di Fauglia, che appartiene alla Fondazione Stella Maris, così come da noi sempre sostenuto. Infatti, con l’assoluzione completa perché “il fatto non sussiste” delle due dottoresse Patrizia Masoni e Paola Salvadori e del direttore sanitario dottor Giuseppe De Vito, il tribunale di Pisa ha confermato che il Centro riabilitativo è sempre stato da loro gestito e amministrato correttamente nel rispetto delle normative in vigore. La condanna ha invece riguardato alcuni dipendenti che avendo tenuto dei comportamenti non professionalmente corretti verso alcuni ospiti di tale centro, furono prontamente licenziati quando emersero i fatti”. Lo dichiara l’avvocato Giuliano Maffei, presidente della Fondazione Irccs Stella Maris.
“Al riguardo è bene precisare, per evitare fraintendimenti, che quel centro era una realtà totalmente diversa dall’Irccs Stella Maris di Calambrone. Nei nove anni che sono trascorsi dai fatti di Montalto di Fauglia abbiamo impegnato tutte le nostre energie per migliorare sempre più le nostre attività riabilitative – conclude – Il nostro compito è sempre quello di dare il meglio con professionalità e, soprattutto, con il cuore, imparando anche dagli errori. Per questi errori purtroppo commessi da alcuni dei nostri dipendenti ci siamo, come Fondazione, a suo tempo scusati e oggi torniamo a farlo: siamo dalla parte dei nostri assistiti, e lo abbiamo ribadito fin da subito. Oggi mi preme anche ringraziare tutti i genitori che hanno proseguito a darci fiducia, continuando con i loro figli quel percorso virtuoso di riabilitazione che prosegue nel centro di Marina di Pisa con i grandi risultati che sono visibili ed apprezzati da tutti. Andiamo avanti con questo sguardo, con la netta determinazione a fare sempre meglio il bene”.



