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CALENZANO – C’è la prima vittima identificata nell’esplosione del deposito Eni di Calenzano.
Si chiama Vincenzo Martinelli, 51 anni, di professione autista di autocisterne e viveva a Prato. I morti e i dispersi, tutti operai (due le vittime, tre di cui non c’è traccia), secondo quanto trapelato, hanno un’età compresa tra i 45 e i 62 anni.
Intanto che si continua a lavorare nel deposito si prefigurano le prime ipotesi sulla dinamica dell’incidente. Secondo una prima ricostruzione,l’esplosione sarebbe avvenuta per la perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. L’area in cui è avvenuta la deflagrazione è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti: l’inchiesta è a carico della procura di Prato e del procuratore Luca Tescaroli, che ha aperto un fascicolo.
Quanto ai nove feriti la situazione più grave è quella del grande ustionato che è a Pisa, e di un’altra persona anch’essa gravemente investita dalle fiamme che da Careggi è stato trasportato a Pisa.