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PRATO – Italia Viva entra in giunta Biffoni a Prato. Ed è polemica Pd.
Il sindaco Matteo Biffoni, Pd, ha ufficializzato l’ingresso in giunta di Giacomo Sbolgi, eletto in Consiglio Comunale con la lista Biffoni Sindaco per poi scegliere il partito di Matteo Renzi.
Sbolgi già vicepresidente del Consiglio Comunale con Claudiu Stanasel, centrodestra.
Il segretario del Pd locale Marco Biagioni: “Penso che sia sicuramente prerogativa del sindaco scegliere la composizione della sua giunta, ma è prerogativa di un partito quella di decidere la sua offerta politica e con chi costruirla”.
Biagioni posta via Fb: “Ho deciso di rinunciare a entrare in giunta perché sono stato eletto segretario del Pd Prato con un programma chiaro, che vede nella dialettica critica e costruttiva tra il partito e le amministrazioni un valore aggiunto. Diventare assessore vorrebbe dire ledere questo principio, non essere coerente con questa idea. Ringrazio il sindaco per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti, ma credo che il mio posto sia qui, alla piena guida della nostra comunità.
Sulla base di questa convinzione, che è stata al centro del congresso che mi ha eletto, penso che sia sicuramente prerogativa del sindaco scegliere la composizione della sua giunta, ma è prerogativa di un partito quella di decidere la sua offerta politica e con chi costruirla.
Faccio quindi gli auguri a Giacomo Sbolgi per il nuovo incarico nella giunta del Comune di Prato. Sono sicuro che porterà avanti in maniera egregia l’incarico in questo ultimo anno di mandato. Questa scelta, però, non definisce le alleanze in vista delle elezioni amministrative del 2024: quel compito spetta al partito e ad una comunità più ampia.
Il Pd di Prato, infatti, è già impegnato a costruire la migliore alleanza programmatica per il futuro della città attraverso un confronto con tutte le forze che hanno a cuore la definizione di un programma di sviluppo per Prato, PC alternativo alle idee regressive della destra. Un programma condiviso dai partiti alle associazioni, dalla sinistra al centro, ma sulla base delle idee, dell’ascolto, dell’elaborazione dal basso in ogni luogo della città, dai quartieri popolari alle zone industriali”.
