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PRATO – È in corso a Prato, coordinata dal procuratore Luca Tescaroli, un’articolata indagine su un sistema strutturato di evasione fiscale seriale che opera nel distretto economico pratese che ruoterebbe attorno a tre professionisti, tra i quali un commercialista, che operano in uno studio di elaborazione dati contabili e fiscali, depositario delle scritture contabili di circa 900 imprese individuali, riconducibili in larga parte a cittadini cinesi.
Le accuse al vaglio sono quelle di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e concorso aggravato nell’ambito di attività di consulenza fiscale, ai sensi dell’articolo 110 del codice penale.
Secondo quanto ricostruito, lo studio avrebbe offerto assistenza fiscale sistematica e consapevole a imprenditori di fatto, che, pur figurando formalmente come dipendenti, risultano essere i reali gestori di imprese precedentemente cessate con consistenti debiti erariali, e riavviate sotto nuova veste – ma con stessi clienti, sedi e maestranze – secondo lo schema illecito noto come apri e chiudi.
Le indagini starebbero confermando il ruolo attivo dello studio nel favorire, attraverso competenze tecniche in materia fiscale, il ripetersi di operazioni fraudolente a vantaggio di soggetti cinesi operanti come imprenditori occulti.
Sono state disposte dalla procura 14 perquisizioni, eseguite nel corso della giornata di ieri (20 maggio), dai militari appartenenti al Gruppo della Guardia di Finanza di Prato e, in particolare: perquisizioni personali e domiciliari nei confronti dei tre indagati (un commercialista italiano di 65 anni e due consulenti del lavoro cinesi, una donna e un uomo, rispettivamente di 42 anni e di 43 anni); la perquisizione dei locali dello studio professionale, dove lavorano i tre professionisti indagati, e di dieci imprese individuali e di società a responsabilità limitata, coinvolte nello schema fraudolento,
L’attività espletata ha consentito di sequestrare documenti contabili e materiale informatico, che è in fase di analisi.
L’indagine si inserisce in un più ampio piano di contrasto alla criminalità economico – finanziaria di matrice transnazionale, e mira a ristabilire la legalità in un distretto strategico per l’economia toscana, spesso esposto a dinamiche elusive sistemiche.