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venerdì 27 Giugno 2025
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Un consiglio straordinario per affrontare il tema delle dimissioni della sindaca Bugetti

La richiesta arriva dall'opposizione di centrodestra che denuncia "lo stallo istituzionale e amministrativo in cui è precipitato il Comune di Prato"

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PRATO – A una settimana dalle dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti, protocollate il 20 giugno, i gruppi consiliari di opposizione – Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista Civica Gianni Cenni Sindaco – denunciano pubblicamente “lo stallo istituzionale e amministrativo in cui è precipitato il Comune di Prato”.

“Durante il consiglio comunale del 19 giugno, il sindaco dichiarava ufficialmente la piena capacità di proseguire nel suo mandato – spiegano i partiti di opposizione – Il giorno successivo, invece, firmava le dimissioni, senza più fornire alcuna spiegazione all’assemblea elettiva della città. Le dimissioni sono state trasmesse ai capigruppo solo tre giorni dopo, e da allora – salvo una comunicazione avvenuta per caso il 26 giugno – nessuna informazione ufficiale è stata fornita né dal sindaco né dal presidente del consiglio comunale.  Riteniamo questo comportamento gravissimo sul piano istituzionale, dal momento che nessuna conferenza dei capigruppo è stata convocata, nessuna comunicazione è stata fornita ai consiglieri comunali sulle conseguenze amministrative delle dimissioni e nessun confronto pubblico è stato aperto nel consiglio comunale, come invece sarebbe doveroso in una fase così delicata”.

“Sul piano amministrativo, i danni sono altrettanto evidenti – spiegano i consiglieri – La commissione consiliare sul bilancio prevista per il 25 giugno è stata annullata, impedendo l’approvazione di due delibere fondamentali: la delibera 160 del 29 maggio, seconda variazione al Dup 2025-2029, che includeva alienazioni immobiliari per oltre 3 milioni di euro, aggiornamento delle opere pubbliche, del piano acquisti e degli incarichi esterni, e la delibera 301 del 28 maggio, modifica al regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale e del canone di concessione dei mercati, attesa da tempo da sindacati e utile per gli operatori del settore mercatale. Il blocco di questi atti non solo priva il Comune di strumenti operativi fondamentali, ma arreca un danno economico concreto ai lavoratori e all’ente stesso. Nel frattempo, le attività politiche del Partito Democratico proseguono regolarmente, con la presenza attiva dell’ex sindaco Biffoni, che continua a tacere pubblicamente su quanto sta accadendo”.

“Alla luce di tutto ciò, abbiamo protocollato la richiesta di un consiglio comunale straordinario per affrontare in aula la questione delle dimissioni del sindaco e dei danni arrecati alla macchina amministrativa, annunciamo la presentazione di una mozione che impegni il Comune a consegnare al commissario prefettizio, in caso di nomina, una relazione tecnica dettagliata sullo stato di avanzamento di tutti i progetti in corso, così da evitare ulteriori perdite di tempo e risorse, e respingiamo sin da ora ogni eventuale tentativo della maggioranza di nascondersi dietro cavilli interpretativi del testo unico degli enti locali per evitare il confronto in Consiglio: anche se la norma non imponesse esplicitamente la convocazione, il confronto politico e pubblico è un dovere morale e democratico – concludono le opposizioni –Non si può rassicurare la città un giorno e fuggire il giorno dopo senza rendere conto a nessuno. Non lo permetteremo. Il consiglio comunale non è una formalità: è il luogo della democrazia e del confronto, e deve essere rispettato. Noi ci batteremo perché venga ripristinata trasparenza, rispetto istituzionale e continuità amministrativa in questa città”.

© Riproduzione riservata

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