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Primo giorno di scuola in Toscana, campanella per 453mila studenti

Regione Toscana dice no ad accorpamenti istituti. Invariati i 470 istituti. Giani a Rufina per inaugurazione scuola Da Vinci. Nardini in scuole pisane. Psicologi: "Ripresa con gradualità"

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Primo giorno di scuola in Toscana, campanella per 453mila studenti.

Primo giorno di scuola in Toscana venerdì 15 settembre per 453mila studentesse e studenti.

Dei 453 mila studenti, 43.940 sono gli alunni delle scuole superiori della Città Metropolitana di Firenze, di questi 9.640 frequenteranno le prime e saranno suddivisi in 407 classi.

Un primo giorno di scuola all’indomani del no di Regione Toscana agli accorpamenti negli istituti scolastici.

Con una delibera approvata nell’ultima seduta di giunta su proposta dell’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, Regione Toscana ha varato gli indirizzi generali sul dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2024/2025.

Il provvedimento lascia invariato il numero degli istituti presenti sul territorio regionale, attualmente 470, stoppando la riduzione di 15 istituti scolastici prevista dal decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023 del Ministro dell’Istruzione e del Merito. Resta aperta la possibilità di accorpamento solo in caso di proposte provenienti dai territori stessi o di scorporo dei plessi da un istituto scolastico ad un altro.

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana e Alessandra Nardini, assessora istruzione stamani venerdì 15 settembre in visita in alcuni istituti scolastici in occasione del primo giorno di scuola in Toscana.

Così come alcuni sindaci. E da parte dei sindaci gli auguri a bambini e ragazzi al via di questo anno scolastico 2023-2014.

Giani è alla scuola media Leonardo Da Vinci di Rufina, Firenze. Scuola media che viene inaugurata in occasione del via dell’anno scolastico.  Con Giani il sindaco Vito Maida, l’assessora comunale all’istruzione Stefania De Luise e la dirigente scolastica Paola Gallo.

L’assessora Nardini in alcune scuole della provincia di Pisa. A Santa Croce sull’Arno con le prime classi degli istituti Torello della Maggiore, Carducci, Pascoli e Copernico. Insieme alla sindaca Giulia Deidda e alla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo statale Santa Croce sull’Arno Laura Cascianini.

Poi a Pontedera dove, accompagnata dal dirigente scolastico Vito Civello e dall’assessore comunale all’istruzione Francesco Mori, all’’Istituto comprensivo Gandhi.

Matteo Biffoni, sindaco di Prato, con l’assessora alla Pubblica Istruzione Ilaria Santi sono dai più piccini, alla Scuola dell’Infanzia Villa Charitas in piazza Santa Maria delle Carceri.

Dario Nardella, sindaco di Firenze, “L’inizio dell’anno scolastico è sempre un momento che rimane impresso”.

Nicoletta Fabio, sindaco di Siena: “Proprio perché conosco bene l’emozione che si prova al rientro in classe vorrei augurare ai nostri ragazzi un buon anno scolastico, consapevole e guidato dalla voglia di crescere e confrontarsi.

Il complesso scolastico che ospita la scuola secondaria di primo grado Da Vinci di Rufina inaugurato venerdì 15 settembre è composto da 6 corpi di fabbrica realizzati negli anni in distinte fasi costruttive per una superficie complessiva di circa 2500 mq.

Il progetto di adeguamento sismico del corpo centrale ha visto lavori per un importo complessivo di 683.500 euro, di cui 583.500 finanziati con risorse ministeriali.
I lavori sono terminati nel mese di giugno 2023. L’oggetto dell’intervento è stato il corpo centrale, composto da tre piani fuori terra e una porzione di piano interrato.

Sulla delibera delibera approvata da Regione Toscana nell’ultima seduta di giunta che ha varato gli indirizzi generali sul dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2024/2025.

Giani e Nardini: “Restiamo contrari a scelte che penalizzano la scuola e colpiscono in particolar modo le aree interne. La delibera rappresenta un ulteriore passaggio del percorso intrapreso dalla Toscana per contrastare le scelte del governo ritenute profondamente sbagliate”.

A febbraio scorso, illustra Regione Toscana, risale il ricorso alla Corte Costituzionale contro le norme sulla rete scolastica contenute nella legge di bilancio (l’udienza è attesa per il prossimo novembre) per violazione dei principi costituzionali che assegnano alle Regioni la competenza sulla rete scolastica. Poi l’espressione del parere contrario sia in Commissione istruzione della Conferenza delle Regioni sia in sede di Conferenza Stato-Regioni.

“Con questa delibera vogliamo ribadire la nostra contrarietà sia nel merito sia nel metodo. Il Governo impone tagli e poi scarica sulle Regioni la responsabilità di attuarli. Per una Regione come la nostra che negli anni si è impegnata a dimensionare correttamente, a realizzare i comprensivi per garantire la continuità verticale dal punto di vista pedagogico e organizzativo, tagliare adesso significa produrre effetti negativi dal punto di vista delle ricadute educative e occupazionali. Il Governo racconta che questa scelta deriva dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma non è così. La riorganizzazione della rete scolastica doveva e poteva essere fatta in altro modo. Proseguiremo il confronto con i Comuni, le Province e i sindacati e valuteremo insieme le prossime mosse”.

Ordine degli Psicologi della Toscana con la presidente Maria Antonietta Gulino: “Gli studenti possono incorrere nelle sindrome da rientro sui banchi. E’ uno stress che diventa malessere fisico e psicologico, da contrastare con gradualità degli impegni”.

© Riproduzione riservata

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