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Primo Maggio 2024: iniziative Cgil, Cisl e Uil in Toscana
Primo Maggio 2024, ‘Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale’ è lo slogan scelto da Cgil, Cisl, Uil per celebrare il Primo Maggio.
La manifestazione nazionale si svolgerà a Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia. Decine le iniziative in Toscana, come sempre, saranno decine le iniziative. Iniziative nel rispetto dei valori della festa e delle tradizioni locali, si legge in una nota firmata Rossano Rossi, segretario generale CGIL Toscana Paolo Fantappiè, segretario Generale UIL Toscana, Mattia Pirulli, reggente CISL Toscana.
Il segretario generale della CGIL Toscana Rossano Rossi la mattina parteciperà al corteo di Empoli per poi recarsi a Livorno alla Festa internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici, alla Fortezza Nuova.
Qui, dalle ore 14, allo spazio dibattiti, Rossi parteciperà alla tavola rotonda sul tema ‘Il lavoro tra presente e futuro’ con Fabrizio Zannotti (segretario generale Cgil provincia di Livorno), Fabrizio Russo (segretario generale Filcams-Cgil nazionale), Michele De Palma (segretario generale Fiom-Cgil nazionale)
Il segretario generale della UIL Toscana Paolo Fantappiè terrà un comizio in Piazza Verdi a San Francesco di Pelago.
Ore 10 concentramento a Pontassieve in piazza Vittorio Emanuele davanti al Comune. Ore 10.15 partenza corteo per le vie cittadine di Pontassieve e S. Francesco di Pelago accompagnato dalla Filarmonica Giacomo Puccini. Ore 11.15 Comizio in Piazza Verdi a S. Francesco di Pelago.
Il reggente della Cisl Toscana, Mattia Pirulli, che fa parte della Segreteria nazionale Cisl, parteciperà alla manifestazione unitaria nazionale di Monfalcone.
Sottolineano Rossi, Fantappiè e Pirulli: “Una data, quella del Primo Maggio, che ancora una volta celebra il valore del lavoro, ma indica anche obiettivi, impegni, traguardi ancora da raggiungere. Tra questi, la necessità ora come mai urgente, di dare forza e concretezza a un’Europa che sia fondata sui valori della pace, del lavoro e della giustizia sociale”.
Poi: “Un’Europa come comunità di persone e nazioni, in cui ognuno sia libero di vivere in pace e lavorare senza temere povertà, insicurezza, mancanza di rispetto, discriminazione, violenza, guerra o oppressione, che sappia proteggere i diritti umani fondamentali e realizzare concretamente il pilastro europeo dei diritti sociali.
Per farlo è necessario rimettere al centro il lavoro, promuovendo l’occupazione, garantendone dignità e sicurezza, migliorandone le condizioni e lottando contro il dumping sociale, affrontando il problema del costo della vita, sostenendo la contrattazione collettiva e il dialogo sociale.
In quest’ottica appare fondamentale respingere le politiche di austerità cieca: l’economia deve essere funzionale alle persone e non viceversa. Bisogna promuovere un nuovo modello economico incentrato sull’economia reale, sulla creazione di posti di lavoro, sul lavoro dignitoso e sulla ridistribuzione attraverso una tassazione equa e progressiva.
Occorre attuare una politica industriale europea solida con investimenti pubblici e privati significativi ed efficaci, per garantire l’accesso universale a servizi pubblici di alta qualità.
L’Europa che vogliamo deve essere anche in grado di garantire transizioni giuste, sia quella digitale, che sia basata su una digitalizzazione incentrata sull’uomo e su una regolamentazione efficace dell’IA, sia quella climatica.
Sul tema dell’immigrazione occorre un approccio equo, basato sul diritto alla migrazione e all’asilo, rafforzando i percorsi migratori sicuri, legali e regolari, migliorando le tutele, i diritti e il sostegno ai migranti e ai richiedenti asilo all’interno dell’UE”.