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Sicurezza costa in Toscana: progetto Amis da due milioni
Sicurezza costa in Toscana, migliorare le conoscenze per l’individuazione, la prevenzione dei rischi e la sicurezza della costa. Questo in estrema sintesi, illustra Regione Toscana, l’obiettivo del progetto ‘Amis -Sistemi avanzati di monitoraggio e gemelli digitali per la sicurezza e la resilienza della costa’, presentato a Lucca nella sede dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale.
Il progetto Amis – coordinato come capofila da LaMMA, consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Cnr con sede a Firenze – è finanziato dal programma Interreg Marittimo Italia-Francia con un budget totale di quasi 2 milioni di euro ripartiti in 2 anni e mezzo. Con un approccio integrato e innovativo si propone di colmare le lacune conoscitive legate alle metodologie di monitoraggio della fascia costiera, attraverso lo sviluppo dei cosiddetti ‘gemelli digitali’ (Digital Twins), ovvero modelli avanzati delle aree costiere che permettono non solo di comprendere meglio le dinamiche passate, presenti e future delle aree costiere in esame, ma anche di supportare la valutazione del rischio e la pianificazione.
“Il progetto Amis, con il supporto del consorzio regionale LaMMA, consente di monitorare in maniera innovativa il territorio costiero, e in particolare la costa sabbiosa, che rappresenta un bene fondamentale per la nostra regione e che troppo spesso, come sappiamo, è sottoposta a erosione”. Lo affermano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora all’ambiente Monia Monni. “Risulta dunque di fondamentale importanza dotarsi di uno strumento affidabile per affrontare le sfide dei prossimi anni e garantire la sicurezza e la sostenibilità delle nostre coste”.
“Oggi più che mai – sottolinea Carlo Brandini, ricercatore del l’Istituto di scienze marine del Cnr e responsabile del Settore oceanografia del LaMMA, il monitoraggio della costa attraverso metodi innovativi e sostenibili è fondamentale per supportare la gestione e la pianificazione delle nostre aree costiere, soprattutto nel contesto dei cambiamenti climatici. Strumenti come robot marini, droni, radar a terra e sistemi di videosorveglianza non sono solo tecnologie all’avanguardia, rappresentano una risposta concreta alle sfide che abbiamo di fronte. Sono il cuore di un monitoraggio che non è finalizzato a solo a fornire una ‘misura’ dello stato della costa, ma si pone come strumento conoscitivo essenziale per supportare i piani di gestione del ‘sistema costa’. Solo attraverso un approccio integrato e scientificamente informato possiamo garantire la resilienza delle nostre coste e il benessere delle comunità che vi abitano”.
Obiettivi del progetto Amis
L’evento di Lucca è stata l’occasione per i partner di presentare gli obiettivi e le linee di azione principali dei prossimi 3 anni:
- lo sviluppo di un sistema operativo per la mappatura del rischio delle aree costiere, sia per le coste basse, soggette a rischio di alluvionamento, sia per le coste alte e rocciose, a supporto delle attività della Protezione Civile;
- una mappatura del rischio marino legato ai cambiamenti climatici con la realizzazione di un atlante del rischio costiero, strumento fondamentale per la gestione e mitigazione dei rischi costieri;
- lo sviluppo di gemelli digitali delle coste, un’infrastruttura dinamica e avanzata di dati ambientali con capacità di rappresentazione e simulazione, a supporto delle politiche di gestione costiera.
Le attività del progetto sono condotte su siti pilota rappresentativi di diverse tipologie costiere, rappresentative dei tratti di costa alta/rocciosa e costa bassa/sabbiosa delle cinque regioni coinvolte, Toscana Liguria, Sardegna, Corsica e Paca Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Tutti i temi affrontati dal progetto Amis sono state al centro della programmazione 2021-2027 del programma Interreg Marittimo Italia-Francia, che sta già finanziando importanti progetti dedicati alla resilienza delle coste nei confronti dei cambiamenti climatici, tra i quali il progetto strategico ‘Ammirare’, coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e di cui è partner la stessa Regione Toscana insieme al LaMMA; il progetto è stato brevemente presentato da Angela Rositi di Sssa.