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Toscana sempre più povera. Il 24% dei nuovi indigenti è laureato. Donne e single in difficoltà

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Toscana sempre più povera. Nell’anno del Covid, un milione di cittadini toscani, quasi uno su tre, ha ricevuto interventi di sostegno al reddito. La percentuale dei toscani in condizioni di povertà assoluta è passata dal 3,2% al 3,3%. Il 13% delle famiglie toscane percepisce la propria condizione come povera, l’8% dei nuclei sostiene di avere difficoltà ad arrivare a fine mese.  Il 24% delle persone in povertà è laureato e il 14% ha un lavoro dipendente. I nuovi poveri sono italiani per una percentuale di 88%. Per quanto riguarda l’accesso alla rete di aiuti alimentari, le donne registrano una crescita del 51,1% contro un pur rilevante 34% degli uomini. Sono dati che emergono dal quinto rapporto ‘Povertà e inclusione sociale in Toscana’, in collaborazione tra Osservatorio sociale regionale, Anci Toscana, Irpet, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Università di Siena e Caritas Toscana, presentato in Regione Toscana. I numeri della povertà in Toscana: 98.129, pari al 5,9% del totale, le famiglie toscane che, spiega il rapporto, senza interventi di sostegno al reddito si sarebbero trovate in povertà assoluta a seguito del Covid. Secondo i dati del rapporto le misure di intervento hanno ridotto questo numero di oltre 40mila unità e di oltre 2,6 punti percentuali. Per cui nel 2020 le famiglie povere sono state 54.767, pari al 3,3%, circa mille in più dell’anno precedente. In Toscana nel 2020 il Pil è sceso del 12%, ben 3 punti in più della media nazionale. Tra le misure ad hoc che hanno contribuito a mitigare gli effetti economici della pandemia, la cassa integrazione guadagni, le indennità una tantum e il reddito di emergenza. Particolarmente importante in questa congiuntura risulta dal rapporto il ruolo svolto dal reddito di cittadinanza istituito un anno prima della pandemia che in Toscana ha ridotto la povertà di 0,7 punti percentuali nel 2019 e di un punto nel 2020. I dati del rapporto si riferiscono in gran parte al 2020, ma l’onda lunga del Covid si è protratta ben oltre. Secondo una ricerca Irpet del settembre 2021 il 13% dei toscani ha definito la propria condizione economica povera, l’8% ha dichiarato di avere grandi difficoltà ad arrivare a fine mese, il 9% ha registrato nel 2020 un peggioramento della propria situazione economica rispetto al 2019.

Le tipologie di nucleo più colpite sono i single e i nuclei numerosi. Le province con la quota di famiglie con situazione economica molto peggiorata sono Massa Carrara, Lucca e Firenze.Tra il 2019 e il 2021 l’aiuto alimentare in Toscana è cresciuto del 13,3%. Nel 2020, in Toscana sono stati distribuiti generi alimentari per un valore di 3,9 milioni di euro. Il punto dell’assessore regionale Serena Spinelli: “Famiglie con minori, giovani, donne, lavoratori fragili sono stati i target più colpiti, in aggiunta alle categorie già maggiormente a rischio, cioè gli anziani, i disabili e i senza dimora. Secondo quanto emerge dai dati del rapporto, però, la risposta ha prodotto effetti e gli interventi attivati hanno permesso di attenuare fortemente effetti che potevano essere molto più pesanti. Le conseguenze sociali ed economiche della pandemia continuano a farsi sentire,  per questo dobbiamo insistere nell’orientare tutte le nostre azioni verso tutte le possibili povertà: la povertà alimentare come quella educativa o quella abitativa”.

 

© Riproduzione riservata

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