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Caso di Viareggio: così va in scena la giustizia fai da te

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Caso di Viareggio: così va in scena la giustizia fai da te

Le riprese della videosorveglianza non lasciano molto spazio all’immaginazione.

Un uomo cammina su un marciapiede. Un’auto bianca arriva e lo travolge in pieno.

Per un attimo, solo per un attimo, può sembrare un incidente.

Ma l’auto bianca fa retromarcia e riparte andando a investire ancora l’uomo a terra.

Poi fa retromarcia una seconda volta per andare a travolgere di nuovo l’uomo.

Fa retromarcia una terza volta per travolgere ancora l’uomo a terra.

Quindi la portiera dell’auto, è lato marciapiede, si apre ed esce una figura femminile che si avvicina all’uomo da lei travolto più volte sul marciapiede, prende un qualcosa che dalle immagini sembra una borsetta, risale in auto e riparte.

L’uomo morirà in ospedale. Ad avvisare i soccorsi saranno passanti.

La figura femminile, stando alle immagini del video, dopo averlo travolto più volte con l’auto, non degna l’uomo da lei investito più volte di un benché minimo cenno di soccorso.

Così a Viareggio va in scena la giustizia fai da te.

Immagini choc.

Per chi le volesse vedere, le ha pubblicate anche Rai News.

C’è una bella signora di Viareggio, sui 60 anni, proprietaria di stabilimento balneare in Passeggiata, le cronache locali raccontano molto conosciuta, ai domiciliari con braccialetto elettronico dopo essere stata fermata con l’accusa di omicidio volontario.

Identificata dalla Polizia attraverso le immagini videosorveglianza come colei alla guida dell’auto bianca

La vittima ha 47 anni, ed è un cittadino algerino.

La signora, che ritiene l’uomo sia colui che le ha rubato poco prima la borsa, non chiama le forze dell’ordine per arrestarlo. Lo investe.

La signora avrebbe detto al gip di non volere uccidere ma di voler recuperare la borsa, fermare l’uomo.

E di non aver chiamato la Polizia perché il cellulare si trovava nella borsa rubata.

Se ne potrebbe dedurre in ipotesi, stando alle immagini, che, senza cellulare a disposizione, l’alternativa a chiamare le forze dell’ordine sarebbe investire un uomo mentre cammina su un marciapiedi.

Investirlo una, due, tre, quattro volte.

Si fa molta fatica, ma veramente molta fatica, vedendo e rivedendo le immagini choc del video, a seguire la tesi leghista per cui non ci sia volontarietà  in quanto compiuto dalla signora in auto bianca a Viareggio.

Che poi sarebbe quanto sostenuto con il gip dalla signora fermata con l’accusa di omicidio volontario e ai domiciliari con braccialetto elettronico.

Vedremo cosa emergerà.

 

C’è un capolavoro di Monicelli, ‘Un borghese piccolo piccolo’, tratto dal romanzo di Cerami. E’ di fine anni settanta. Un film in cui uno straordinario Alberto Sordi interpreta un uomo a cui l’unico figlio viene ucciso in una sparatoria. L’uomo riconosce l’assassino del figlio, ma non lo segnala alle forze dell’ordine. Si farà giustizia da solo diventando a sua volta assassino. Da borghese piccolo piccolo trasformato in assassino.

© Riproduzione riservata

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