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Sicurezza in Toscana: Firenze e Prato in top ten delittuosità

Rapporto Irpet. Per reati denunciati Firenze e Pisa in prime dieci. Livorno 33esima. Direttore Irpet: "In linea con peso economico e alta incidenza turistica"

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Sicurezza in Toscana: Firenze e Prato in top ten delittuosità.

La Toscana si colloca da 20 anni al sesto posto della graduatoria regionale per tasso di delittuosità, con 3.812 reati per 100mila abitanti nel 2021, al di sotto delle principali regioni del centro nord.

E’ questo il dato principale che emerge dal rapporto curato da Irpet sulla sicurezza in Toscana.

L’analisi, che utilizza i dati consolidati relativi all’anno 2021, evidenzia anche che il numero di reati denunciati, 140mila e in calo costante dal 2013, riporta la regione ai livelli di fine anni ’90.

Il rapporto è stato presentato nella sede Regione Toscana a Firenze.

Sono tre le province toscane che si classificano tra le prime 25 in Italia per incidenza di delittuosità. Si tratta di Firenze (settima, con un tasso di 4.719), Prato (ottava con 4.403) e Livorno (nona con 4.257). La classifica toscana vede Siena come la realtà con minore incidenza (87esima con un tasso di 2.548 contro una media nazionale di 2.976), preceduta da Arezzo, 75esima con 2.724, a sua volta preceduta da Pistoia, 41esima con 3.228. Sopra di lei Lucca, trentesima con 3.389, Massa Carrara, ventiseiesima con 3.509, Grosseto, ventiduesima con 3.569 e Pisa, ventunesima con 3.624.

Mentre, per quanto riguarda i dati delle città capoluogo, Firenze seconda e Pisa sesta per reati denunciati. Prato 30esima, Livorno 33esima, Massa 48esima, Grosseto 57esima, fino a Lucca 91esima.

La Toscana è al tredicesimo posto tra le regioni italiane quanto a omicidi volontari consumati o tentati, diciassettesima per omicidi colposi e quattordicesima per violenze (minacce, percosse, lesioni dolose, violenze sessuali, sequestri di persona).

Quinta in Italia per furti con destrezza, in abitazioni, esercizi commerciali e da auto in sosta. Quarta per furti di autoveicoli, scooter, moto e relativi danneggiamenti.

Rispetto alla percezione del rischio da parte dei cittadini intervistati, la percentuale di coloro che hanno risposto di percepire “abbastanza” o “molto” il rischio di criminalità nella zona in cui abitano, è calata dal picco del 37% raggiunto nel 2016 al 18% del 2021.

Cresce invece la percentuale di coloro che dichiarano di sentirsi sicuri camminando da soli quando è buio. Gli intervistati che hanno risposto con un “abbastanza” o “molto sicuro” sale dal livello minimo di poco oltre la metà raggiunto nel 2016 al 67% del 2021.

Stefano Ciuoffo, assessore regionale alla sicurezza: “L’analisi di Irpet, che ringrazio per il lavoro compiuto, ci restituisce una fotografia della situazione a tratti incoraggiante. Tuttavia sarebbe sbagliato abbassare la guardia. Serve invece proseguire il lavoro di squadra con le forze dell’ordine e l’impegno costante, di cui la Regione è indubbia protagonista, a creare reti di socialità per rendere sempre più vivaci e quindi sicure le nostre comunità”.

Nicola Sciclone, direttore Irpet: “Al netto dei fenomeni di criminalità organizzata e di corruzione  che saranno oggetto di uno specifico studio in corso d’anno, la dimensione della delittuosità legata ai reati più comuni è assolutamente in linea con il peso economico e demografico della nostra regione. E con la più elevata incidenza di presenze turistiche. Con riferimento alla gravità dei reati, quelli più violenti sono tra i più contenuti in Italia. Nonostante che, oggi, molti reati comuni vengano resi noti e diffusi sui social, amplificandone l’eco e la percezione, non c’è su questo fronte uno specifico allarme”.

Luca Salvetti, sindaco di Livorno: “Da questa analisi emergono elementi interessanti per Livorno che servono a ricomporre e a far rivalutare giudizi spesso proposti da visioni parziali e inquinate da interessi politici.
La provincia di Livorno è al 9° posto in italia, ma la città capoluogo che è stata isolata con i suoi dati è al 33°
Per fare un esempio con Pisa, la provincia è complessivamente al 21° posto ma la città capoluogo presa in maniera puntuale è al 6° posto”.

Poi Salvetti: “Per quel che riguarda Livorno il tasso di delittuosità, che è il numero di reati segnalati per 100mila abitanti, ci regala un dato assolutamente incoraggiante. Nel 2021 rispetto al 2019 anno pre Covid, infatti c’è stata una diminuzione del 9% in ambito provinciale e addirittura del 19% per ciò che riguarda il solo capoluogo di Livorno.
Aumenta la percezione di sicurezza nel camminare di sera da soli e diminuisce la percezione del degrado nel proprio quartiere. I numeri sono interessanti soprattutto perché su quelli non si possono imbastire le ormai note battaglie politiche che la destra porta avanti in tutto il paese all’insegna degli slogan come “città fuori controllo” e “quartieri in mano alla criminalità”.

Livorno ha un quadro chiaro dove il controllo esiste e porta anche a risultati eccellenti sul fronte individuazione denunce e arresti di chi compie reati. Ci sono indubbiamente, come in ogni luogo del paese, delle criticità in alcune parti della città sulle quali forze dell’ordine e amministrazione, ognuno con le proprie competenze che non possono essere confuse, stanno operando in maniera concreta. Questa è la nostra forza composta dall’attenzione e dall’impegno quotidiano”.

© Riproduzione riservata

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