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Ascoli – Arezzo 0-2ASCOLI
: Vitale; Alagna, Curado, Rizzo, Pagliai (30’st Guibre); Milanese (30’st Ndoj), Damiani; Silipo, Rizzo Pinna (39’st Chakir), D’Uffizi (39’Oviszach); Gori. A disposizione: Brzan, Barosi, Menna, Bando, Cozzoli, Palazzino, Corradini, Zagari. All: Tomei.
AREZZO: Venturi; De Col, Gilli, Chiosa, Righetti; Guccione (21’st Eklu), Chierico; Pattarello (33’Tito), Djamanca (33’st Gigli), Tavernelli; Cianci (24’st Ravasio). A disposizione: Trombini, Galli, Meli, Arena, Perrotta, Ferrara All: Bucchi.
ARBITRO: Castellone di Napoli
RETI: 28’st Pattarello, 39’st Chierico
NOTE: spettatori 10794. Ammoniti Silipo (A), Guccione (AR, Rizzo (A), Gori (A), Cianci (AR), Righetti (AR), Ammonito l’allenatore dell’Ascoli per proteste.
ASCOLI – L’Arezzo si prende lo scontro diretto con l’Ascoli e consolida il primato in classifica. Al Del Duca finisce 2-0 per gli amaranto, che interrompono l’imbattibilità casalinga dei bianconeri e confermano la loro forza lontano da casa. Una vittoria pesante, figlia di compattezza e cinismo, che profuma di grande ambizione.
La partita si apre con un colpo d’occhio particolare: l’Ascoli in bianconero tradizionale, l’Arezzo in completo amaranto, per la prima volta indossato lontano dal Comunale. Un dettaglio che aggiunge fascino a una sfida già ricca di significati, visto che la storia racconta di quattro vittorie amaranto su questo campo, l’ultima nel lontano 1999. Bucchi ha scelto un modulo elastico, un 4-2-3-1 che in fase difensiva si trasforma in 5-4-1 grazie ai ripiegamenti di Varela. L’approccio è subito propositivo: al 5’ l’esterno prova la conclusione di destro, Vitale blocca senza difficoltà. L’Ascoli risponde con Alagna, ma il suo tiro dalla distanza si perde alto. Tavernelli, schierato da seconda punta alle spalle di Cianci, si muove con grande libertà, mentre Pattarello e Varela presidiano le corsie. La gara è tattica, equilibrata, giocata a viso aperto: entrambe le squadre cercano di costruire dal basso, con palleggio e pazienza.
Al 28’ un episodio accende la tensione: Bucchi chiede la revisione al monitor per un contatto tra Pagliai e Pattarello, ma l’arbitro Castellone conferma la sua decisione e lascia correre. Poco dopo, al 32’, l’Ascoli sfiora il vantaggio: D’Uffizi inventa in area per Gori, che appoggia a Pagliai. La conclusione è insidiosa, ma Venturi salva in angolo con un intervento provvidenziale. La partita si scalda nel finale di tempo. Guccione viene ammonito per un intervento duro su Gori, e al 45’ anche Gori e Cianci finiscono sul taccuino dell’arbitro per scorrettezze reciproche. Dopo due minuti di recupero, il primo tempo si chiude sullo 0-0.
La ripresa si apre senza cambi, con i due allenatori che confermano i moduli speculari e gli stessi protagonisti del primo tempo. L’Ascoli prova subito a spaventare l’Arezzo: al 3’ Silipo inventa una parabola velenosa che scavalca Venturi e si stampa sulla traversa, brivido per la retroguardia amaranto.
La risposta dell’Arezzo arriva al 6’, con una ripartenza veloce nata da un errore di D’Uffizi. Tavernelli apre per Righetti, che serve Varela: controllo buono, ma il tiro finisce alto. Poco dopo, al 9’, un’altra palla persa rischia di costare caro: Rizzo Pinna calcia di prima intenzione con Venturi fuori dai pali, ma la conclusione termina di poco alta.
La partita si accende, i ritmi si alzano e le occasioni si moltiplicano. Al 20’ Righetti ferma con un fallo tattico una ripartenza ascolana e viene ammonito. Bucchi ne approfitta per il primo cambio: fuori Guccione, già ammonito, dentro Mawuli con la mascherina protettiva. Al 23’ esce anche Cianci, poco coinvolto, sostituito da Ravasio.
Ed è proprio Ravasio a cambiare il destino della gara. Al 27’ avvia l’azione con un bel disimpegno, la palla arriva a Righetti che pennella un cross morbido. Pattarello si coordina alla perfezione e, in girata volante, infila la sfera all’angolo. Palo e gol: 1-0 Arezzo. È il settimo centro stagionale per l’attaccante, a segno per la seconda giornata consecutiva.
Bucchi, subito dopo, decide di blindare la difesa: fuori Pattarello e Varela, dentro Tito e Gigli per dare solidità. L’Ascoli prova a reagire e al 37’ Ndoj sfiora il pareggio con un tiro a giro che esce di un soffio. Ma al 38’ arriva il colpo del definitivo ko: ancora Ravasio protagonista, con un assist delizioso in verticale per Chierico. Il centrocampista si presenta solo davanti a Vitale e lo batte con un tocco sotto elegante. È il 2-0, il terzo gol stagionale per lui, e la festa amaranto può esplodere.



