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Raccolta differenziata in Toscana, Gambassi Terme Comune più virtuoso.
Gambassi Terme Comune più virtuoso in Toscana. La cittadina di nemmeno cinquemila abitanti in provincia di Firenze, sindaco Paolo Campinoti, è l’unica in Toscana a superare il 90% di raccolta differenziata con il 90,15%. Gambassi Terme seguita da Larciano con 89,73% e Lamporecchio con l’88,27%. A superare 80% sono ben 44 realtà.
Tra le Province si distingue come più virtuosa Lucca (380.830 abitanti e 242.556 t di rifiuti urbani totali) con il 76,943% di differenziata, percentuale stabile rispetto al 2021. Seguono Prato (258.459 abitanti e 159.460 t di rifiuti) con il 73,67% di differenziata (+0,3%). Pisa (416.323 abitanti e 236.513 t di rifiuti) con il 69,14% (+0,1%).
Cresce anche nel 2022 la raccolta differenziata in Toscana e si attesta al 65,68% dei rifiuti solidi urbani prodotti. I dati certificati relativi allo scorso anno, sottolinea Regione Toscana, confermano il trend in crescita delle annate precedenti, con un incremento di un punto e mezzo percentuale rispetto all’anno precedente. Con obiettivo 75%nel 2028, annuncia Regione Toscana.
Ulteriormente positivo il fatto che nel 2022 la produzione di rifiuti urbani è calata del 2,2% (equivalenti a 2,16 milioni di tonnellate) rispetto al 2021 e del 5,5% rispetto al 2019. Di conseguenza anche il dato pro capite è diminuito di 9 kg/abitante passando da 599 a 590 kg/abitante rispetto al 2021. Se si considera invece il 2019 il dato è diminuito di ben -22 kg/abitante.
Da segnalare che a diminuire in modo di significativo è la parte non differenziata dei rifiuti (-48.000 t circa sul 2021 e -125.000 t rispetto al 2019).
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana: “Un grande risultato frutto di un lavoro serio e puntuale e di una crescente attenzione verso l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, uno sviluppo che vede nel recupero delle materie prime dei rifiuti una vera e propria miniera. La nostra sensibilità, il nostro modo di vedere il mondo ed anche i nostri modelli economici di riferimento stanno cambiando. E il successo della raccolta differenziata, in crescita costante anche nelle realtà che fino a pochi anni fa sembravano refrattarie, testimonia questo cambiamento. La Toscana ha varato un Piano della transizione ecologica che incamera, elabora e fa proprie queste nuove sensibilità e nuove opportunità di sviluppo. La strada intrapresa è quella giusta e grazie alla collaborazione dei nostri cittadini e delle nostre amministrazioni, confido che riusciremo a percorrerla”.
Monia Monni, assessore ambiente REgione Toscana: “La Toscana ha vinto la sua sfida, ha superato nel 2022 il 65% di raccolta differenziata, così come previsto dalla normativa vigente. Voglio ringraziare i sindaci ed i gestori per il grande lavoro fatto e per la serietà con cui affrontano ogni giorno questo tema. Ma soprattutto vorrei ringraziare i cittadini perché questo traguardo lo hanno raggiunto loro, è una loro vittoria. Anche se in termini assoluti, le tonnellate di raccolta differenziata certificate nel 2022 sono molto vicine a quelle del 2021, il calo della quantità totale dei rifiuti ci ha portati ben oltre al 65%. Dunque un po’ meno spazzatura ed un po’ più differenziazione. Un risultato doppiamente positivo che mostra una crescente sensibilità e maggiore spirito di collaborazione nella popolazione. La nostra nuova sfida sarà raggiungere il 75% con il dato medio regionale nel 2028. Così come previsto dal Piano regionale dell’economia circolare”.
Tra gli Ambiti territoriali ottimali il risultato migliore in termini di percentuale della raccolta differenziata è quello dell’ATO Toscana Costa, che ha superato il 70%, con oltre due punti e mezzo in più rispetto all’anno precedente. L’ATO Toscana Centro si è attestato al 68% circa (con un aumento di quasi mezzo punto rispetto al 2021). Anche l’ATO Toscana Sud migliora, supera il 55% di raccolta differenziata con quasi due punti percentuali in più rispetto al 2021 e continua a lavorare per rimettersi al passo col resto della regione.
Tra le Province si distingue come più virtuosa Lucca (380.830 abitanti e 242.556 t di rifiuti urbani totali) con il 76,943% di differenziata, percentuale stabile rispetto al 2021. Seguono Prato (258.459 abitanti e 159.460 t di rifiuti) con il 73,67% di differenziata (+0,3%). Pisa (416.323 abitanti e 236.513 t di rifiuti) con il 69,14% (+0,1%). Firenze (984,991 abitanti e 550,216 t di rifiuti) con il 68,44% (-0,4%). Massa Carrara (187.274 abitanti e 242.556 t di rifiuti), con il 67,41% di differenziata (e un significativo aumento, + 8,7% %).
Pistoia (288.911 abitanti e 150.959 t di rifiuti) con il 60,74% (+2,9%). Siena (259.858 abitanti e 151.301 t di rifiuti) con il 59,5% di differenziata (+0,1%) e Livorno (325.243 abitanti e 224.320 t di rifiuti) con il 59,25% di differenziata (+4%).Infine Grosseto (215.973 abitanti e 139.006 t di rifiuti) con il 55,79% di differenziata (+3,6%) e Arezzo (333.290 abitanti e 190.850 t di rifiuti) con il 55% di differenziata (+2,7%).
In provincia di Livorno, il sindaco di Collesalvetti Adelio Antolini: “I cittadini di Collesalvetti sono, col 74,4%, i primi in provincia di Livorno per la qualità della raccolta dei rifiuti differenziata. La media toscana è del 65,68% e Livorno capoluogo si attesta al 63,29%, oltre 10 punti in meno di Colle. Questi dati sono la dimostrazione dell’importanza che i cittadini di Collesalvetti danno alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità. Continueremo a lavorare per migliorare ulteriormente questi numeri, inserendo nuovi servizi ed ottimizzando gli attuali.”
Per quanto riguarda i Comuni, sono 160 (con una popolazione pari al 59% di quella regionale) quelli che nel 2022 hanno superato l’obiettivo del 65%.
Il titolo di Comune più ‘riciclone’ del 2022 va a Gambassi Terme (Fi) con ben il 90,15% di raccolta differenziata. Seguono sul podio Larciano (Pt) con l’89,73% e Lamporecchio (Pt) con l’88,27% .
Ma sono ben 44 i Comuni toscani che superano la quota dell’80% di raccolta differenziata e, dopo la terna dei più virtuosi, si piazzano: Capannori (Lu) con l’87, 5%; Capraia e Limite (Fi) con l’87,42%.
I dati di tutti i Comuni della Toscana.
Certaldo (Fi) con l’86,86%; Calcinaia (Pi) con l’86,82%; Cerreto Guidi (Fi) con l’86,81%. Montelupo Fiorentino (Fi) con l’86,79%; Pieve a Nievole (Pt) con l’86,17%. Vinci (Fi) con l’85,96%; Montecarlo (Lu) con l’85,8%. Fucecchio (Fi) con l’85,6%; Montespertoli (Fi) con l’85,19%. Monsummano Terme (Pt) con l’85,1%; San Godenzo (Fi) con l’84,99%. Rufina (Fi) con l’84,7%; Londa (Fi) con l’84,6%; Dicomano (Fi) con l’84,59%; Massarosa (Lu) con l’83,95%; Empoli (Fi) con l’83,86%; Casole in Lunigiana (Ms) con l’83,62%. Santa Maria a Monte (Pi) con l’83,46%; Castelfiorentino (Fi) con l’83,14%.
Serravalle Pistoiese (Pt) con l’83,11%; Bagnone (Ms) con l’82,90%; Montignoso (Ms) con l’82,85%; Filattiera (Ms) con l’82,84%; Seravezza (Lu) con l’82,78%; Buggiano (Pt) con l’82,22%. Casale Marittimo (Pi) con l’82,12%; Sesto Fiorentino (Fi) con l’81,79%; Lucca – unica tra i capoluoghi di Provincia a superare l’80% – con l’81,76%. Borgo a Mozzano (Lu) con l’81,52%; Ponte Buggianese (Pt) con l’81,36%. Podenzana (Ms) con l’81,18%. Lastra a Signa (Fi) e Bientina (Pi) entrambi con l’80,98%. Cascina (Pi) con l’80,8%; Villafranca in Lunigiana (Ms) con l’80,6%. Scarperia e San Piero (Fi) con l’80,53%; Pietrasanta (Lu) con l’80,34%; Chiesina Uzzanese (Pt) con l’80,29% e Montaione (Fi) con l’80,27%.