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FIRENZE – Bimba scomparsa a Firenze. Aperta ogni ipotesi per la piccola Kata.
Non si esclude più alcuna ipotesi per la scomparsa di Kata, la piccola di cinque anni sparita dall’ex hotel Astor.
Stabile occupato in via Maragliano, quartiere Novoli, in cui la bambina peruviana vive con la mamma.
Diversamente da un primo momento, non si esclude anche il rapimento di Kataleya Alvarez.
Intanto è stata ricollocata l’ora della scomparsa. Non più le 13 di sabato 10 giugno, ma intorno alle 15 dello stesso giorno.
La mamma, tornando dal lavoro, non l’ha trovata. Ieri, domenica 11 giugno, la mamma si è sentita male. La bambina, mentre la madre era al lavoro, sarebbe stata affidata a un parente, sarebbe uno zio.
Il comandante dei carabinieri, generale Vitagliano: “l’adulto si è distratto un attimo e quando l’ha cercata non c’era più. E’ stata vista l’ultima volta intorno alle 15.15. Da allora sembra davvero sparita nel nulla”.
Ieri domenica 11 giugno, stando a quando raccontato ai microfoni di ‘Chi l’ha visto?’, ci sarebbe stata una misteriosa telefonata di un uomo. Telefonata al vaglio delle forze dell’ordine in cui un uomo avrebbe sostenuto di avere la bambina con sé.
E sempre ieri domenica 11 giugno nel pomeriggio vertice in Prefettura.
“La finalità dell’incontro fare un punto aggiornato di situazione e verificare se vi fosse bisogno di altro rispetto a quanto già messo in campo. Le ricerche fino ad ora si sono svolte all’interno dell’immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l’impiego di cani molecolari. Proseguiranno le attività di ricerca anche con l’impiego di personale del volontariato attivato dagli Uffici della Protezione Civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze”.
La cabina di regia, si spiega, è “permanentemente operativa per monitorare le attività di ricerca”.
La Prefettura riporta anche la descrizione di Kata: altezza 115 cm, occhi e capelli castani. Al momento della sparizione indossava maglietta a maniche corte di colore bianco, pantalone di colore viola e scarpe nere.
Anche i tassisti di Firenze in campo per le ricerche di Kataleya, con le foto della bambina in auto da mostrare ai clienti: “La speranza è di ampliare il raggio di azione e coinvolgere quante più persone nelle ricerche di Kataleya”.
Generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale carabinieri di Firenze: “Le indagini sono a 360 gradi. Non abbiamo nessun elemento al momento che ci fa propendere per una pista piuttosto che per un’altra. Tutte le ipotesi sono aperte, compresa quella del rapimento da parte di adulti o l’allontanamento”.
Poi: “Nello stabile sono state effettuate due perquisizioni, ma non ci sono tracce della bambina. La piccola sarebbe scomparsa attorno alle 15 e la madre è tornata dal lavoro verso le 15.15 non trovandola più”.
La piccola Kata, secondo il racconto della madre Caterina, era affidata a un parente “che si è distratto un attimo e quando l’ha cercata non c’era più. E’ stata vista l’ultima volta intorno alle 15.15. Da allora sembra davvero sparita nel nulla”.
Prima delle 15.15 la bambina, “affidata al parente della madre”, ha raccontato il generale Vitagliano, era nel cortile “dove i bambini si sentono abbastanza liberi di giocare assieme”. “L’adulto si è distratto un attimo. In un contesto che lui evidentemente riteneva essere sufficientemente protetto anche perché le famiglie in zona si conoscono. E quando ha cercato di nuovo la bambina non l’ha vista più”.
Poi il comandante Vitagliano: “Abbiamo letteralmente rivoltato la struttura da cima a fondo e non abbiamo trovato la bambina”. Le ricerche all’interno dell’edificio comunque continuano anche per cercare “eventuali indizi utili alle indagini per cercare di capire che cosa possa essere successo”.
I carabinieri al tempo stesso stanno controllando le segnalazioni pervenute “da cittadini di tutta la provincia, per ora tutte risultate infondate, ma non ci possiamo esimerci dal verificarle”.
“Stiamo, inoltre, passando al setaccio allargandoci sempre di più come raggio, le telecamere del quartiere che finora non ci hanno dato un esito. Ci auguriamo, allargando il raggio di quello che vediamo e che studiamo di poter trovare qualcosa”.
Fin dalla serata di sabato 10 giugno è stato attivato dalla Prefettura di Firenze il ‘Piano ricerche persone scomparse‘ dopo la segnalazione dai carabinieri in seguito alla denuncia della madre. Nelle attività di ricerca e soccorso sono coinvolte le forze di polizia, i vigili del fuoco e altri soggetti istituzionali.
Le attività di ricerca sono coordinate dall‘Arma dei Carabinieri in stretto raccordo con la Prefettura e la Procura della Repubblica.
La Prefettura ha rivolto un appello a chi fosse in possesso di notizie utili a rintracciare la piccola Mia Kataleya, di informare senza ritardo, attraverso il Numero Unico Emergenza 112 la locale Arma dei Carabinieri.