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FIRENZE – Corridoio Vasariano, Schmidt: “Da settembre presidio armato h24”.
Al via giovedì 24 agosto i lavori di ripulitura delle colonne del Corridoio Vasariano a Firenze imbrattato poco dopo le cinque della mattina del 23 agosto con vernice nera.
A scrivere con la vernice nera, con una lettera e un numero per colonna, DKS 1860
Eike Schmidt, direttore Gallerie degli Uffizi annuncia un presidio di sorveglianza armata h24 da settembre. “Ci costituiremo parte civile”
Il ministro Gennaro Sangiuliano: “L’ammontare della spesa è di circa 10mila euro. Per troppo tempo si è pensato che in Italia si potesse fare qualsiasi cosa. Tanto non succedeva nulla. Tra poco colpiremo i vandali nel portafoglio”.
Schmidt: “Da settembre, sotto i loggiati degli Uffizi e del Corridoio Vasariano, sarà attivo un servizio di vigilanza armata che coprirà tutte le ore del giorno e della notte, Abbiamo introdotto la guardiania armata a Boboli e in Piazza Pitti la primavera scorsa, con ottimi risultati. Anche la futura guardiania esterna degli Uffizi sarà collegata direttamente alla control room di videosorveglianza del museo e alla caserma dei Carabinieri all’interno degli Uffizi. Queste misure sono purtroppo necessarie per dissuadere i vandali e contro gli abusi verso i nostri beni culturali”.
In seguito alla conclusione degli accertamenti condotti dai Carabinieri, le Gallerie degli Uffizi hanno il via giovedì 24 agosto alle operazioni di ripulitura e ripristino della superficie dei pilastri del Corridoio Vasariano. Imbrattato con vernice nera da giovani turisti tedeschi e con la scritta Dks 1860, sarebbe riconducibile al calcio a Monaco di Baviera.
I lavori di ripulitura, seguiti direttamente dagli architetti del complesso museale, dureranno alcuni giorni.
Circa 10.000 euro l’ammontare della spesa per riparare il danno arrecato al monumento, calcolano i tecnici delle Gallerie degli Uffizi.
Schmidt: “Ci costituiremo parte civile e chiederemo ai responsabili non solo questa somma. Ma anche il danno per la pubblicità non autorizzata di un marchio commerciale, quello della scritta, quantificabile in base al mercato in una cifra fino a ulteriori 100mila euro. Non importa in questo contesto se gli imbrattatori abbiano agito o meno in nome del marchio che cercavano di promuovere.”