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CALENZANO – Si stringe il cerchio delle indagini sull’esplosione nel deposito Eni di Calenzano che lo scorso 9 dicembre ha causato cinque vittime.
L’ufficio del procuratore della Repubblica Luca Tescaroli ha disposto l’effettuazione di perquisizioni, ispezioni e sequestri integrativi ulteriori, nei confronti di quattro obiettivi, funzionali a individuare la documentazione necessaria per individuare le responsabilità dei soggetti eventualmente responsabili del fatto.
Nel corso della giornata dell’8 gennaio si è proceduto, con l’ausilio dei consulenti tecnici nominati e degli investigatori appartenenti all’arma dei Carabinieri del reparto operativo del Nucleo investigativo del comando orovinciale di Firenze, del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro (unità di Calenzano e Prato) e dei vigili del fuoco ad effettuare un sopralluogo nell’area teatro del disastro, per individuare le cause dell’esplosione.
Le indagini sono in corso ed hanno, come ha specificato il procuratore, carattere di assoluta priorità.