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FIRENZE – Manifestazione 4 marzo a Firenze, migliaia di persone in piazza.
Un crescendo di adesioni per la mobilitazione in piazza Santissima Annunziata dopo l’aggressione di studenti davanti al liceo Michelangiolo.
Presenti oggi sabato 4 marzo a partire dalle ore 14 anche il sindaco Nardella, che ha lanciato un invito a esserci a tutta la città. Il presidente Regione Toscana Giani, la neo segretaria Pd Elly Schlein, il neo segretario Pd Toscana Fossi, il leader M5S Giuseppe Conte, il presidente Sinistra Italiana Fratoianni. Sindaci, studenti, sindacati.
Mobilitazione nazionale per la manifestazione con appuntamento alle 14 in piazza Santissima Annunziata e corteo fino a piazza Santa Croce.
Promossa da FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola “A difesa della scuola e della Costituzione” dopo l’aggressione di studenti davanti al liceo Michelangiolo per la quale sono stati identificati dalla Digos militanti, anche maggiorenni, di Azione Studentesca.
E dopo la successiva lettera scritta agli studenti da Annalisa Savino, preside liceo Da Vinci di Firenze. A cui ha fatto seguito l’intervento del ministro Valditara che ha definito la lettera della preside “impropria e ridicola” sollevando un’infinità di reazioni.
E tra le reazioni ci sono decine di migliaia di firme di solidarietà raccolte in poche ore per la preside Savino. Iniziativa di ‘Priorità alla scuola‘ lanciata su Avaaz.org.
Nardella
: “A due settimane dal pestaggio di due studenti ad opera di alcuni membri di Azione Studentesca davanti all’ingresso del liceo Michelangiolo e che ha lasciato una ferita profonda nella città, Firenze vuole farsi sentire. Saremo accanto a Cgil Cisl e Uil per dire all’Italia intera che la scuola è patrimonio di tutti e va difesa, che la libertà di espressione è un principio costituzionale inattaccabile, che l’autonomia scolastica è un valore da rispettare. Saremo in migliaia per difendere il diritto/dovere della professoressa Savino, dirigente scolastica del Liceo Da Vinci, di scrivere una lettera ai propri studenti e insegnanti per dire loro che l’indifferenza è sorella della violenza. Saremo in piazza per chiedere le dimissioni del ministro Valditara che invece di venire in città a parlare con studenti famiglie e insegnanti all’indomani dell’aggressione ha taciuto e ha deciso di parlare giorni dopo per definire “ridicole” le parole della dirigente e minacciare provvedimenti contro di lei. Un ministro dell’istruzione che non difende la scuola e non condanna inequivocabilmente violenze del genere non è degno di rivestire un compito così delicato. Saremo in piazza per distribuire tante copie di quella lettera che il ministro voleva censurare. Perché, anche se il fascismo appartiene alla storia del nostro Paese, l’indifferenza contro aggressioni a sfondo politico come quella del Michelangiolo può generare nuove pulsioni autoritarie e antidemocratiche, nuovi ‘fascismi'”.
Lega Salvini, con la capogruppo consigliera regionale Elena Meini: “Siamo, da sempre, contro ogni forma di violenza da qualsiasi parte essa arrivi, come anche recentemente dichiarato ma siamo, altresì, fermamente contrari ad ogni forma di strumentalizzazione politica. Temo, dunque, che la manifestazione indetta per sabato a Firenze, a seguito di quanto accaduto fuori da un liceo cittadino, si possa trasformare in una sorta di ‘tribunale’ accusatorio unilaterale nei confronti del ministro Valditara. Ciò non è minimamente accettabile, anche se tale atteggiamento, pare sempre più essere nelle corde della snistra ed affini. Condannare fermamente atti violenti, è lecito e più che condivisibile, mentre cercare in Valditara un capro espiatorio non è per noi ammissibile“.