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FIRENZE – Sintomi di salmonellosi in alcuni studenti della zona fiorentina nord ovest e nel Mugello
In seguito alle segnalazioni di diversi studenti, con sintomatologia riconducibile a infezioni da salmonella, residenti in quelle zone, il personale della Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare (Spvsa) e all’Igiene pubblica e nutrizione del dipartimento della prevenzione dell’Asl Toscana Centro si è prontamente attivato.
Sono circa 60 gli alunni di asili e scuole elementari della zona di Firenze visitati in questi giorni al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze con sintomi riconducibili a un’infezione da salmonella. Tra loro una decina – di età compresa tra i 6 mesi e i 13 anni – sono stati ricoverati. I casi sospetti di salmonellosi si sono manifestati per gli utenti delle mense scolastiche di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano e Barberino di Mugello.
L’Azienda sanitaria rassicura la popolazione che sono state immediatamente avviate le indagini e le ispezioni necessarie per individuare l’origine dei casi di salmonellosi. I controlli in corso riguardano sia una valutazione igienico-sanitaria della struttura che ha preparato i pasti sospetti che l’effettuazione dei campioni di alimenti finalizzati alla individuazione della possibile fonte di contagio. Gli operatori sanitari stanno eseguendo accurate ispezioni per verificare la sicurezza alimentare agli alunni e al personale scolastico.
Proprio per una più efficace conduzione di quella che a tutti gli effetti si configura come una indagine, è importante che il personale medico (medici di medicina generale, Pls, medici ospedalieri), notifichi tempestivamente alle competenti strutture di igiene pubblica e nutrizione ogni caso, anche solo sospetto, di tossinfezione alimentare.
La rapida segnalazione di sintomi come nausea, febbre, vomito, diarrea e dolori addominali consentirà un intervento ancora più tempestivo e mirato della macchina investigativa dell’azienda Usl Toscana centro.
Nel corso delle indagini, riguardo gli aspetti relativi alla produzione dei pasti, non sono emerse non conformità tali da richiedere alcun tipo di provvedimento sospensivo dell’attività del servizio di refezione scolastica.