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GREVE IN CHIANTI – Oltraggio nel cimitero di campagna in località Casole. Cancelli spalancati, porte forzate, otto tombe vandalizzate e vasi di fiori bruciati nello storico camposanto della frazione. Bruciate croci in legno e altri arredi presenti all’interno delle cappelle di proprietà privata e dell’amministrazione comunale. Bruciata una panca e divelte croci in ferro dalle tombe. La panca è stata scardinata dalla cappella di proprietà comunale. Il Comune di Greve in Chianti, Firenze, ha esposto denuncia contro ignoti. Il sindaco Paolo Sottani: “Atti del genere sono un’offesa all’intera comunità, chiediamo ai cittadini di collaborare con le forze dell’ordine per identificare i responsabili. Un atto che sconvolge più per i suoi risvolti immateriali che materiali. Condanniamo la gravità dell’episodio per aver scalfito un luogo sacro, di rispetto, oltre alle conseguenze economiche che sono anch’esse ingenti”. La segnalazione è partita da una cittadina che si è trovata di fronte lo scenario durante una visita ai propri cari al cimitero. Commenta il sindaco Sottani “Siamo rimasti interdetti di fronte a tanta inciviltà e denunciamo questo episodio come uno dei più inammissibili e indecorosi che ci sia capitato a danno di spazi, edifici comunali e oggetti del patrimonio pubblico. Riteniamo sia un gesto ancora più deprecabile, considerato il luogo che è stato preso di mira, un sito testamentario di particolare valore spirituale e umano, quello che tutti riconosciamo come il monumento dei nostri ricordi e dei nostri affetti”. In un’area del camposanto di Casole sono state ritrovate varie croci in ferro, accatastate in modo da formare un cumulo di oggetti danneggiati e abbandonati. La risistemazione e il ripristino di tutta l’area sono state fatte nel giro di poche ore. Il sindaco rende noto che ogni anno il Comune di Greve in Chianti indirizza consistenti investimenti per la manutenzione dei cimiteri di campagna. “La nostra attenzione a questi luoghi che rappresentano il patrimonio della memoria collettiva, il simbolo della storia di un territorio da preservare, tutelare e tramandare, è massima, il lavoro che mettiamo in campo perché tale bagaglio, anche nei piccoli centri abitati e nelle frazioni più distanti, non si disperda è costante e capillare”.