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FIRENZE – “L’Opera di Santa Croce è impegnata, con determinazione, nella missione secolare di tutelare e condividere il valore del complesso monumentale che costituisce un bene prezioso dell’umanità intera. Questo compito, sempre prioritario, è stato svolto con continuità, indicando, attraverso specifiche direttive, gli obiettivi da raggiungere e assegnando per la loro realizzazione ingenti risorse economiche.
Prendiamo atto con rammarico delle richieste presentate dall’accusa, restiamo fiduciosi nell’esito del giudizio. Il tragico incidente avvenuto nell’ottobre 2017 all’interno della basilica resta un fatto assolutamente doloroso e, ancora una volta, l’Opera di Santa Croce non può che rinnovare la sua profonda e sincera vicinanza alla famiglia di Daniel Testor Schnell”.
Lo dichiara, in una nota, l’Opera di Santa Croce circa l’udienza svoltasi oggi al Tribunale di Firenze in merito al tragico incidente che si è verificato in basilica il 19 ottobre 2017.