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Un cartellone grandi firme per la stagione del Maggio Musicale Fiorentino

Sul palco nomi importanti come Riccardo Muti e Zubin Mehta e le regie di Emma Dante, Mario Martone e Wim Wenders

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FIRENZE – Un grande cartellone per la stagione del Maggio Musicale Fiorentino. 

La tradizione del nuovo questo è il motto che riassume in sé e presenta il cartellone di tutto l’anno 2025 e dell’87esima edizione del Festival del Maggio Musicale che fin dalla sua nascita, e per lunghi decenni, è stato palcoscenico – appunto – del nuovo, dimostrando quanto l’opera, la più grande tradizione artistica del nostro paese, riesca a intercettare la cultura contemporanea e diventarne un’espressione. Fin dal 1933, anno della sua fondazione, il Festival del Maggio ha programmato nuove composizioni liriche e anticipato in prima italiana lavori musicali di celebri compositori stranieri. Sperimentando contaminazioni inedite tra lo spettacolo dal vivo e le arti visive, grazie alla collaborazione con pittori, scultori e artisti contemporanei, coinvolti nella realizzazione di scenografie e costumi, precorrendo tendenze oggi diffuse nei principali festival internazionali.

Onorare la grande tradizione musicale e promuovere forme contemporanee di rappresentazione artistica: le strade percorse nel Novecento continuano a essere le linee guida del prossimo futuro per la programmazione del Maggio le cui linee programmatiche del 2025 si sono basate dunque su ricerca, sorpresa, proposte, conferme, qualità e modernità per guardare con slancio verso il prossimo futuro. Un programma ambizioso di 10 titoli operistici (dei quali 6 nuovi allestimenti) e 25 concerti sinfonici e sinfonico corali e due occasioni fuori abbonamento oltre ai concerti mattutini della domenica, l’opera per i ragazzi, all’altezza della reputazione internazionale del Maggio ma sostenibile è perciò calato nel presente, realizzato per rispettare sia la grande tradizione musicale del Teatro che le strade percorse dal Maggio nel corso del Novecento.

Nel seguire questa filosofia, quindi opere di grande richiamo che si devono al pubblico, insieme a riscoperte ma anche il repertorio d’opera con direzioni di prestigio e regie che potranno suscitare stimoli, discussioni e sorprese e stimolare la curiosità del pubblico; inoltre due balletti e l’ampia proposta sinfonica di grandissimo valore, sia per la composizione delle locandine sia per i maestri che saliranno sul podio. Tra gli artisti di altissima caratura presenti in cartellone ritroviamo molti nomi amati e “di casa” ma altrettanto numerosi sono gli importanti e attesi debutti fiorentini tra i direttori, i registi e molti artisti delle compagnie di canto.

“Dopo l’anno di commissariamento terminato nel marzo del 2024, il cammino avviato dal Maggio nella sua gestione ordinaria procede verso un futuro solido e di eccellenza artistica – ha detto il sovrintendente Carlo Fuortes – In cinque mesi, dal mio arrivo, abbiamo lavorato sulla scorsa edizione del Festival, sulla stagione estiva, abbiamo perfezionato la programmazione autunnale che prenderà avvio il 7 settembre e chiuso tutto il cartellone del 2025, mettendo già dei punti importanti per il 2026 e per il 2027. Il Maggio e con ciò intendo tutte le persone che lo compongono, ha reagito concretamente e con forza positiva alle aspre difficoltà del recente passato e si è riaperto alla città, il pubblico ha dimostrato di crederci perché è tornato ad affollare – letteralmente – le sale del Teatro e della Cavea. La stagione 2025 che presentiamo adesso non è né una scommessa né tantomeno una sfida ma rappresenta la consapevolezza più sincera e genuina del ruolo del Maggio che è in grado di raccontare quello che è e quello che sarà”.

Il cartellone d’opera e balletto

Per caratterizzare al massimo le proposte di titoli sia del Festival che della stagione e per rispettare la storia del Maggio

, nel comporre le compagnie – podio, regia e cast – sono stati cercati e coinvolti interpreti e artisti “nuovi”, stranieri e italiani, che “sbocciano” e si avviano in carriere molto importanti oppure sono artisti di grandissima fama ma che al Maggio compaiono solo raramente oppure segnano addirittura il loro debutto nel nostro Teatro; tutto ciò senza dimenticare di attingere da quella inesauribile fucina di giovani talenti che è l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Seguendo dunque la strada dell’ “innovare nella tradizione” e della speculare “tradizione dell’innovazione” propria del Maggio, ma seguendo anche quella di proporre titoli popolari che sono “in casa” e di grande successo o che pur facendo parte del grande repertorio mancano da troppo dal cartellone del Teatro, il versante operistico del 2025 prende avvio il 16 febbraio (con tre repliche successive: il 18, il 20 e il 23) con la ripresa di Rigoletto, di Giuseppe Verdi, sul podio Stefano Ranzani e la regia di Davide Livermore; tra gli interpreti principali Celso Albelo, Daniel Luis de Vicente/Leon Kim (18), Olga Peretyatko, Alessio Cacciamani, Eleonora Filipponi. Il 9 marzo (tre repliche successive: 11, 14, 16 marzo) è la volta di Norma di Vincenzo Bellini, opera celeberrima del grande repertorio ma che manca da Firenze dal 1978; sul podio, al suo debutto al Maggio, Michele Spotti. La regia segna anche il debutto del duo franco-belga Moshe Leiser e Patrice Caurier – nell’edizione per il Festival di Salisburgo del 2013 riallestito completamente per il Maggio – che traspongono la vicenda dalla Gallia occupata dai romani alla Francia occupata dai nazisti, con gusto cinematografico e una narrazione ricca di colpi di scena coerenti con le prescrizioni librettistiche. Tra gli interpreti principali Jessica Pratt, Maria Laura Iacobellis, Mert Süngü, Riccardo Zanellato.

Dopo queste due opere si inaugura il Festival, il 13 aprile (tre repliche successive: 16, 23, 27 aprile), con la messa in scena di Salome di Richard Strauss, che segna due importanti debutti al Maggio: quello di Alexander Soddy sul podio e, alla regia, di Emma Dante. Alexander Soddy maestro al quale è affidato anche un concerto nel Festival e un’ulteriore opera in stagione, il Macbeth, ha colto successi a Londra, Parigi, Vienna, New York, fa parte di quella schiera di artisti in netta ascesa all’estero e che il Maggio decide doverosamente di proporre al suo pubblico. Emma Dante finalmente arriva nel nostro teatro e promette “una produzione molto fantasiosa e visionaria così come è visionaria quest’opera”. Tra gli interpreti principali Nikolai Schukoff, Anna Maria Chiuri, Allison Oakes, Iain Paterson, Eric Fennell.

Il 25 maggio, con repliche il 28 e 31 maggio, Der Junge Lord brillante e satirica opera di Hans Werner Henze del 1964 con la direzione di Markus Stenz e la regia di Daniele Menghini. Quest’opera incarna perfettamente la missione del Maggio, vale a dire quella di programmare e proporre titoli che non si trovano, oppure solo raramente, nei cartelloni degli altri teatri. Nel caso specifico sarà la prima volta che in Italia quest’opera viene messa in scena in lingua originale dopo la prima e unica volta della sua programmazione a Roma nel 1965 in italiano. Tra gli interpreti Levent Bakirci, Matteo Falcier, Caterina Dellaere, Andreas Mattersberger, Marina Comparato, Eleonora Bellocci, Antonio Mandrillo.

Chiude il Festival la verdiana Aida (la prima è il 19 giugno e le repliche il 25, 28 e 1 luglio) titolo tra i più celebri del grande repertorio, con la direzione di Zubin Mehta, messo in scena però con la regia forte e dura di Damiano Michieletto (nell’allestimento della Bayerische Staatsoper di Monaco) che l’ambienta non in Egitto ma in una palestra bombardata che serve da rifugio ai profughi di guerra. Gli interpreti principali sono Olga Maslova, SeokJong Baek, Agnieszka Rehlis, Amartuvshin Enkhbat/Leon Kim, Simon Lim, Manuel Fuentes.

Dopo il Festival e la programmazione estiva che verrà successivamente annunciata, il cartellone riprende il 16 settembre con tre repliche il 19, il 21 e il 23, di Les pêcheurs de perles di George Bizet; sul podio il francese Jérémie Roher, altro direttore in grande ascesa, e la regia evocativa e “ieratica” di Wim Wenders nell’allestimento della Staastoper Unter der Linden di Berlino; tra gli interpreti Pretty Yende, Javier Camarena, Lucas Meachem. Il 12 ottobre, con altre tre repliche il 14, 17 e 19, un altro importante titolo verdiano dopo Aida, il Macbeth con la direzione di Alexander Soddy e la regia di Mario Martone che ritorna al Maggio dopo una assenza quasi ventennale: è infatti del 2007 la sua regia di Antigone di Ivan Fedele che inaugurò in prima mondiale il 70esimo Festival del Maggio Musicale. Le scene dell’opera sono firmate da Mimmo Paladino. Nel cast figurano Luca Salsi, Antonio Di Matteo, Vanessa Goikoetxea, Antonio Poli.

Il 9 novembre (e tre repliche: 11, 14, 16 novembre) è la volta di Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti che manca dalle stagioni del Teatro dal 1976, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa e la regia di Andrea Bernard; nelle parti principali Mirco Palazzi, Jessica Pratt, René Barbera, Laura Verrecchia. Il 4 dicembre con repliche il 6 e 7 dicembre, in un allestimento particolare che vedrà il pubblico seduto su degli spalti costruiti sul palcoscenico della sala Grande, andrà in scena la Matthäus Passion di Johann Sebastian
Bach con la direzione di Kent Nagano e la regia di Romeo Castellucci entrambi per la prima volta al Maggio; la parte di Evangelist è sostenuta al tenore Ian Bostridge.

Chiude la programmazione operistica del 2025, il 20 dicembre, la ripresa di La bohème di Giacomo Puccini con la direzione di Diego Ceretta e la regia di Bruno Ravella; le repliche dopo la prima saranno sette in totale: 21, 23, 28, 30 e 31 dicembre e lambiranno anche i primi giorni dell’anno nuovo con le recite del 2 e 4 gennaio 2026. In locandina le voci di Carolina López Moreno/Nombulelo Yende, Mariam Battistelli/ Elisa Balbo, Iván Ayón Rivas/Davide Giusti, Danylo Matviienko/Francesco Samuele Venuti. In buca sempre l’Orchestra del Maggio e sul palcoscenico il Coro del Maggio, direttore del Coro Lorenzo Fratini, e il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto dalla maestra Sara Matteucci.

Due i titoli di balletto, programmati nel mese di gennaio 2025 e che vedranno esibirsi la compagnia Les ballets de Monte-Carlo: il 10 con due repliche Roméo et Juliette con la coreografia di Jean-Christophe Maillot, e la direzione di Garrett Keast su musiche di Sergej Prokofiev e il 16 gennaio con due repliche successive Lac, da Il lago dei cigni su musiche di Cajkovskij e Bertand Maillot, la coreografia è di Jean-Christophe Maillot e sul podio risale Garrett Keast. In buca l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.

L’opera per bambini, il classico appuntamento di Venti Lucenti con la regia, scrittura scenica e costumi di Manu Lalli proposto quest’anno è Le streghe di Macbeth, ispirato al Macbeth di Giuseppe Verdi e con l’elaborazione musicale dell’opera di Luca Giovanni Logi. Va in scena a partire dal 13 marzo e anticipa il Macbeth in cartellone nel mese di ottobre. Sul podio Giuseppe La Malfa.

Al cartellone di opere e balletti si affianca un vasto programma di concerti e i concerti domenicali. 

Tra i numerosi nomi in cartellone i maestri Zubin Mehta, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Antonio Pappano, Michele Mariotti e Kent Nagano; tra le regie quelle firmate da Emma Dante, Damiano Michieletto, Mario Martone, Romeo Castellucci, Davide Livermore, Wim Wenders; nei concerti e nelle opere, le voci – tra le tante – di Anna Netrebko, Jessica Pratt, Pretty Yende, Olga Peretyatko, Olga Maslova, Vanessa Goikoetxea, Monica Bacelli, Marco Filippo Romano, Ian Bostridge, Amartuvshin Enkhbat, Luca Salsi, SeokJong Baek, Celso Albelo, Javier Camarena, Iván Ayón Rivas, Michele Pertusi; tra i solisti Grigory Sokolov, Anna Tifu, Alexander Gadjiev.

Cinque le tipologie di abbonamento offerte al pubblico; la vendita inizia in prelazione a partire dal 9 settembre. Per i sottoscrittori dei due abbonamenti più ampi, è prevista la possibilità di dividere in due tranche il pagamento relativo

Il programma completo è su https://www.maggiofiorentino.com/

 

© Riproduzione riservata

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