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Casa di Comunità a Dicomano, aperto il cantiere

Progetto da oltre due milioni e mezzo, 600mila Pnrr. Edificio in centro storico. Primo cantiere delle cinque Case di Comunità della nuova sanità territoriale nel Mugello

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DICOMANO – Casa di Comunità a Dicomano, aperto il cantiere.

Casa di Comunità a Dicomano, primo cantiere delle cinque Case di Comunità già finanziate della nuova sanità territoriale nel Mugello inaugurato lunedì 22 aprile in piazza Buonamici a Dicomano

Casa di Comunità spoke destinata a ospitare funzioni e attività socio sanitarie.

Importo complessivo del progetto è di 2.550.000 euro di cui di 600mila di finanziamento PNRR. Il termine dei lavori è previsto per settembre 2025.

Alla posa della prima pietra il presidente della giunta regionale, il direttore generale della Asl Toscana centro Valerio Mari, il direttore generale di Estar, Massimo Braganti e il primo cittadino di Dicomano. Con loro anche Francesco Napolitano e Luca Meucci dell’Area Manutenzione e Gestione Investimenti Firenze, Marco Brintazzoli, direttore Società della Salute Mugello, Erita Donnini, coordinatrice sanitaria territoriale Mugello e i progettisti e i direttori dei lavori della Società Hydea Spa che ha redatto il progetto.

L’edificio di nuova edificazione, illustra Usl Toscana Centro,sorgerà su un terreno di proprietà dell’Azienda sanitaria in pieno centro storico. La nuova struttura consentirà la dismissione dell’attuale presidio socio sanitario di Dicomano che occupa una porzione dell’edificio del Comune, poco distante dalla futura Casa di Comunità, e la centralizzazione dei servizi, “rispondendo in modo più funzionale e coerente alle esigenze sanitarie del territorio. Come previsto dal modello organizzativo dell’assistenza di prossimità (secondo il DM 77/2022), gli spoke saranno in connessione diretta agli hub nell’integrazione dei servizi, nella condivisione delle risorse e nella stretta collaborazione tra i professionisti coinvolti”.

Per il presidente della Regione Toscana la posa della prima pietra di oggi sta a significare un passaggio epocale a Dicomano che porterà alla comunità servizi sanitari nuovi e ulteriori e sul fatto che non si tratterà di un trasferimento del presidio sanitario da uno spazio a un altro ma di una vera e propria implementazione di funzioni e servizi in un edificio moderno, confortevole e poco energivoro, è intervenuto questa mattina anche il primo cittadino di Dicomano.

Direttore Mari: “In più questa struttura da un punto dell’edilizia aiuta a ridisegnare la piazza, prestandosi anche a un’innovazione edilizia. La Casa di Comunità accoglierà la Medicina, la specialistica e tutte le funzioni proprie di una struttura sanitaria che vuole essere punto di riferimento per la sua comunità con servizi di prossimità e attività di equipe per la presa in carico multidisciplinare. Con oggi assistiamo alla partenza di un’altra realtà territoriale che fa parte di una rete importante“.

Brintazzoli: “Oggi inauguriamo il primo dei 5 cantieri che nel 2024 saranno aperti in Mugello per la costruzione di Case di Comunità. Oltre Dicomano nel 2024 apriremo i cantieri per l’ospedale di Comunità di Borgo San Lorenzo, e per gli spoke di Marradi, Palazzuolo e Scarperia. La sfida dei prossimi anni è proprio la realizzazione del modello della Casa di Comunità. Un luogo fisico che racchiuda percorsi integrati e che contribuirà in modo significativo all’offerta di servizi sempre più rispondenti ai bisogni dei cittadini e vicini alle persone. Un obiettivo sul quale la Società della Salute sta investendo impegno e risorse, in collaborazione con Regione, Azienda Usl Toscana centro e Comuni“.

Con i servizi legati alla salute, il progetto mira a dare al nuovo presidio di Dicomano, un ruolo di cerniera dal punto di vista delle funzioni nell’area urbana e limitrofa. La Casa di Comunità si svilupperà su 4 piani fuori terra, con una superficie totale lorda di 500 mq e un’altezza massima di 12.50 m.

Sarà una struttura polivalente e funzionale “in grado di assicurare la multi professionalità e l’integrazione dei servizi di prevenzione, cura e riabilitazione. Ospiterà il servizio punto prelievi, la medicina generale e la pediatria di famiglia, la specialistica con anche la Salute Mentale Adulti e il Consultorio ostetrico-ginecologico, l’infermieristica e i Servizi sociali. La distribuzione degli spazi contemplerà anche le funzioni amministrative come il Cup e l’accettazione prelievi e gli altri servizi di sportello. In più rispetto al modello più diffuso delle Case di Comunità, sarà presente anche il Centro donazioni sangue”.

Gli ingressi per l’accesso saranno due, coperti e contrapposti: l’ingresso principale con il nuovo porticato su Piazza Buonamici e l’ingresso secondario con tettoia e panchine sul piazzale esterno con accesso da Via Fabbri.

© Riproduzione riservata

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