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Nuova sala operatoria a Torregalli, high tech e alta tecnologia

Inaugurazione all'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Giani: "Entro un anno prima pietra del pronto soccorso. Investimento da 35 milioni"

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FIRENZE – Nuova sala operatoria a Torregalli, high tech e alta tecnologia

Inaugurato martedì 29 agosto il nuovo blocco operatorio all’ospedale San Giovanni Di Dio a Firenze.

Un’area high tech ad alta tecnologia. Con una sala operatoria ibrida multidisciplinare di ultima generazione. Una ulteriore sala operatoria con caratteristiche tecnologiche altrettanto elevate e una recovery room di recupero e osservazione post-operatorio con 4 posti letto a carattere intensivo.

Sono le tre sale del rinnovato blocco operatorio del Padiglione Vespucci dell’ospedale San Giovanni di Dio riqualificato dal punto di vista edilizio e impiantistico, con la ristrutturazione di una sala operatoria e la creazione di due sale nuove.

Importo dei lavori 3.761.840,25 euro.

 

Nuova sala operatoria a Torregalli, high tech e alta tecnologia
Nuova sala operatoria a Torregalli, high tech e alta tecnologia

 

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, annuncia l’intervento da 35 milioni per l’ampliamento del pronto soccorso: “Entro un anno vorremmo mettere la prima pietra per la costruzione del Pronto Soccorso, uno dei punti deboli di Torregalli. Un ulteriore intervento da 35 milioni di euro che permetterà di dotare questo ospedale di una struttura degna del livello di importanza che sta assumendo”

L’inaugurazione del nuovo blocco operatorio, rendiconta Asl Toscana Centro, martedì 29 agosto con la partecipazione del presidente della Regione Eugenio Giani e dell’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini. Con il direttore della Asl Toscana Centro, Paolo Morello, insieme al consigliere regionale Fausto Merlotti. Ai sindaci di Scandicci, Sandro Fallani. Di Lastra a Signa, Angela Bagni. E di Signa, Giampiero Fossi. Con presidente del Q4 Mirko Dormentoni, direttore Società della Salute zona Firenze, Marco Nerattini.

Tra i tanti medici all’inaugurazione della nuova sala operatoria a Torregalli, operatori sanitari e direttori di dipartimento della Asl Toscana centro presenti il direttore di presidio Simone Naldini, il direttore dipartimento Specialistiche Chirurgiche, Stefano Michelagnoli e l’architetto Francesco Napolitano, direttore Area Tecnica zona Firenze.

Giani: “Una sala operatoria completamente ristrutturata che si caratterizza per un’elevata innovazione nel campo della medicina e della chirurgia. Uno spazio che, come ha spiegato il direttore del dipartimento Specialistiche Chirurgiche Stefano Michelagnoli, potrà essere utilizzata anche dai chirurghi vascolari degli altri presidi ospedalieri della Asl Toscana Centro. Facendo quindi di Torregalli un vero e proprio punto di riferimento. Una struttura del genere non esiste neppure a Careggi, a dimostrazione della volontà di valorizzare il San Giovanni di Dio”.

Bezzini

: “Questo ospedale ha storicamente una vocazione chirurgica. L’inaugurazione di questo nuovo blocco operatorio rinnova questa vocazione, grazie a tecnologie molto più avanzate e all’avanguardia a livello sia nazionale che internazionale. Rinnovamento che riguarda anche l’applicazione di modelli organizzativi multidisciplinari e multiprofessionali, in grado di aumentare il valore aggiunto delle prestazioni chirurgiche che saranno erogate”.

Poi sull’investimento da 35 milioni per il pronto soccorso: “Uno dei più importanti investimenti regionali in edilizia sanitaria. A testimonianza dell’importanza che questo ospedale riveste per la Regione che punta a renderlo un nodo importante della rete ospedaliera non soltanto dell’area vasta. Ma, per alcune prestazioni, di tutta la Toscana. Siamo consapevoli del momento delicato che sta vivendo la sanità a livello nazionale, col passaggio decisivo rappresentato dalla prossima manovra del governo. Nonostante questo  la sanità toscana continua a guardare avanti e a investire per migliorarsi e innovarsi e garantire il diritto alla salute dei cittadini”.

Morello: “Gli ospedali hanno bisogno di grande tecnologia, la professionalità deve essere sempre al top. In un sistema di rete in cui la presa in carico del paziente non deve mancare mai, i chirurghi sono tra i primi che si sono messi subito in gioco e questo ha determinato dentro il nostro sistema un grande lavoro fra équipe per interventi altamente complessi. Quello di oggi è veramente un esempio di altissimo profilo”.

Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche: “Si aumentano gli spazi operativi e quindi anche la capacità produttiva. Ma il miglioramento è anche qualitativo in quanto le sale così allestite consentono di fare interventi più complessi in maggior sicurezza. La sala ibrida contiene macchinari ad alta tecnologia. Un apparecchio angiografico di ultima generazione in grado di eseguire anche accertamenti Tac in corso di intervento. E di consentire la navigazione virtuale all’interno delle arterie con tecnologia di imaging e ricostruzione virtuale tridimensionale, che sta diventando una necessità inderogabile per assicurare trattamenti chirurgici all’avanguardia”.

 

© Riproduzione riservata

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