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FIRENZE – Scatterà dal 31 marzo 2026 lo stop monopattini a Firenze, con la conclusione definitiva della sperimentazione avviata nel 2020 e prorogata per due volte. Dal 1° aprile, dunque, i mezzi in sharing andranno ufficialmente in pensione. Lo stabilisce una delibera della giunta comunale firmata dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio, che motiva la decisione con l’evoluzione della normativa nazionale e con le criticità emerse nella gestione del servizio.
“Come amministrazione stiamo lavorando molto sul tema della sicurezza stradale, che per noi è sempre stata una priorità, ed usiamo tutti i mezzi che abbiamo per garantirla” ha spiegato la sindaca Sara Funaro. “Dopo le normative nazionali sull’obbligo del casco e nell’impossibilità di assicurare la disponibilità anche a fronte dei controlli della Polizia municipale secondo quanto previsto dalla legge, abbiamo deciso di fermare lo sharing dei monopattini. Il nostro obiettivo è quello di perseguire un uso sicuro e responsabile dei mezzi”.
Secondo l’assessore Andrea Giorgio, la mobilità condivisa resta centrale per Firenze, ma i vincoli introdotti dal nuovo Codice della strada rendono difficoltoso per gli operatori assicurare tutti i requisiti necessari: casco obbligatorio per ogni età, contrassegno identificativo, copertura assicurativa e divieto di uscire dai centri abitati. Inoltre, ha aggiunto, è evidente “un uso spesso non conforme al codice, sia in marcia che in sosta, con mezzi spesso parcheggiati male o che circolano in controsenso o sui marciapiedi”.
Il modello di sharing a flusso libero, privo di punti di prelievo e riconsegna controllati, rende complicato assicurare il rispetto della normativa, creando il rischio di una violazione sistematica del Codice della strada.
A questo si aggiungono gli utilizzi scorretti da parte degli utenti: monopattini in due, mancato rispetto dei sensi di marcia, soste irregolari e parcheggi nelle aree vietate. Un insieme di comportamenti che, secondo Palazzo Vecchio, impedisce di proseguire il servizio in forma strutturata.
Per queste ragioni il Comune ha fissato la cessazione del servizio al 31 marzo 2026, concedendo alle società il tempo necessario per ritirare i mezzi, chiudere i sistemi informatici, concludere i rapporti con utenti e fornitori e completare gli adempimenti previsti.
Contestualmente allo stop monopattini a Firenze, l’amministrazione ha annunciato il potenziamento del bike sharing, con più biciclette in circolazione, il rinnovo dei mezzi (soprattutto quelli a pedalata muscolare) e nuove agevolazioni tariffarie.



