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FIRENZUOLA – La Colonna Mobile della protezione civile regionale è da oggi (12 aprile) operativa a Firenzuola, sul torrente Rovigo, in supporto alle attività già in corso da parte di Hera e del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.
“L’intervento – afferma il presidente della Regione, Eugenio Giani – è finalizzato alla raccolta dei rifiuti dispersi lungo l’alveo e alla messa in sicurezza ambientale del corso d’acqua, nell’ambito di un’azione integrata di tutela del territorio e salvaguardia dell’ecosistema fluviale. È un’attività che conferma anche il forte impegno della Regione per la riqualificazione ambientale del torrente Rovigo, un obiettivo strategico per la tutela del paesaggio e della qualità dell’ambiente nell’Alto Mugello”
“È un’importante operazione che si affianca alle attività già avviate sul territorio – dichiara l’assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni – e che vede impegnati i volontari della colonna mobile regionale in coordinamento con i Centri operativi comunali (Coc) di Firenzuola e Palazzuolo sul Senio.”
Considerata la natura impervia dell’area, le operazioni si svolgono con il supporto del Soccorso Alpino, a garanzia della sicurezza degli operatori. Sono state individuate 21 aree operative sicure lungo il corso del torrente, che permettono di lavorare in condizioni di massima sicurezza.
Sono 23 i volontari specializzati in logistica operativa, appartenenti alle associazioni Anpas, Croce Rossa Italiana, Vab e Misericordie, dotati di tutte le attrezzature necessarie per intervenire in sicurezza. Le attività sono coordinate dalla Regione, in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze e i Comuni coinvolti.
“Questa operazione dimostra ancora una volta la forza del sistema di Protezione Civile toscano, fondato su una solida rete di collaborazione tra enti, volontariato e istituzioni locali – aggiunge Monni – Ringrazio tutte le donne e gli uomini impegnati per la loro dedizione, competenza e spirito di servizio: la loro presenza sul territorio è garanzia di protezione e vicinanza concreta alle comunità.”
Anche le Misericordie sul posto
Più di 30 volontari coinvolti in un intervento di bonifica
per cominciare a rimuovere gli 800mila metri cubi di rifiuti riemersi nel torrente Rovigo dopo l’alluvione di marzo. È l’intervento organizzato oggi dal Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina, che vede impegnati sul posto 14 volontari della Misericordia di Firenzuola, che stanno operando lungo il corso del fiume per rimuovere i rifiuti e mettere in sicurezza l’area.
Le operazioni coinvolgono complessivamente circa 30 volontari, in collaborazione con Anpas, Vab e Croce Rossa Italiana. I lavori si svolgono nell’arco della giornata, dalle 9 alle 17, e rappresentano il primo passo per il risanamento ambientale di una zona profondamente colpita dal maltempo di marzo, dopo che una frana ha portato alla luce una vecchia discarica, attiva oltre cinquant’anni fa e da tempo dimenticata.
“I volontari delle nostre Confraternite sono da sempre molto attivi nel fronteggiare le emergenze climatiche – dice Edoardo Berionne, referente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine –. Quello che è successo ci dimostra quanto il territorio abbia ferite aperte, spesso invisibili, che il cambiamento climatico e gli eventi estremi rischiano di far riemergere”.
“Non potevamo restare fermi di fronte a questo disastro ambientale – dice Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine –. Su questo fronte le Misericordie ci sono, grazie ai nostri volontari e ad una presenza capillare e preparata sul territorio. Per essere al fianco delle persone nelle emergenze, ma anche a tutela dell’ambiente e della sicurezza delle nostre comunità“.
Nuovi mezzi per la colonna mobile
“Abbiamo scelto di investire risorse importanti per rafforzare uno dei cuori operativi della nostra protezione civile: il modulo idraulico specialistico della Colonna Mobile regionale. Lo abbiamo fatto con convinzione, perché sappiamo quanto sia fondamentale poter contare su mezzi moderni, versatili e pronti a intervenire in emergenze sempre più frequenti e complesse. Ma soprattutto lo abbiamo fatto perché crediamo nel valore di chi, ogni giorno, si mette a disposizione della comunità”. L’assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni ha presentato il potenziamento del modulo idraulico della Colonna Mobile della Regione Toscana, reso possibile grazie a un finanziamento complessivo di circa 450mila euro: 400mila euro stanziati dal Dipartimento nazionale di protezione civile, a cui si aggiungono circa 50mila euro da fondi regionali.
I nuovi mezzi, già operativi, sono destinati a intervenire in contesti ad alto rischio, come alluvioni o eventi meteo estremi, ma sono anche in grado di supportare numerose altre attività:, come la rimozione di alberi pericolanti, il recupero di materiali in aree colpite da calamità, e più in generale la messa in sicurezza del territorio.
“Sono mezzi polifunzionali, agili, dotati di accessori avanzati – prosegue Monni – e soprattutto sono affidati a mani esperte, quelle delle associazioni che operano da anni in convenzione con la Regione per il modulo idraulico: Croce Rossa, Anpas, Misericordie, Vab Toscana, Racchetta, Cisom e Arci. A tutte loro va la mia profonda gratitudine.”
I nuovi mezzi sono già stati inseriti nella Colonna Mobile regionale e pronti ad agire anche fuori Toscana, se necessario.
“Questo investimento – continua l’assessora – è una scelta concreta per rafforzare la sicurezza delle nostre comunità. Ma è anche un modo per valorizzare chi ogni giorno mette tempo, energie e cuore al servizio degli altri. Il volontariato è l’anima della nostra protezione civile. A loro dobbiamo tanto, e continueremo a sostenerli con tutti gli strumenti che abbiamo.”