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CALENZANO – Nuova aggressione a un conducente di un bus sulla linea 2 a Calenzano.
Un passeggero, secondo quanto denunciato da Autolinee Toscane, in stato di agitazione e senza apparente motivo, si sarebbe avvicinato alla cabina di guida per poi prendere il cellulare del conducente e scaraventarlo fuori dal veicolo. L’autista, sceso dal mezzo, è stato a quel punto aggredito dall’uomo, che è poi scappato. Sul posto forze dell’ordine e ambulanza con l’uomo che è stato condotto in ospedale per accertamenti.
Autolinee Toscane con i suoi legali valuterà le azioni legali, anche per l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio: “Al conducente piena solidarietà di tutta l’azienda per questa spregevole aggressione – commentano Gianni Bechelli e Jean-Luc Laugaa, presidente e ad di Autolinee Toscane – Sono situazioni intollerabili e useremo tutti i nostri strumenti affinché questa aggressione non rimanga impunita”.
Preoccupati i sindacati. “A distanza di poco più di un mese dall’incontro in Prefettura, che non ha avuto alcun seguito – dicono le segreterie territoriali Firenze e le Rrs Urbano Firenze (Cure e Peretola) Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa e Cisa – nonostante la richiesta di convocazione della cabina di regia sulle aggressioni ai lavoratori dei trasporti e di un’urgente stesura di un preciso protocollo per scongiurare il rischio di nuovi episodi nulla è accaduto. Nel caso in oggetto, il conducente ha ricevuto diversi colpi da un uomo in evidente stato di alterazione, ha visto il suo cellulare lanciato lontano, mentre un altro passeggero ha rischiato di essere aggredito fisicamente, nel terrore generale degli altri passeggeri. Il conducente è stato trasportato al pronto soccorso dove ha ricevuto le prime cure. Ci uniamo al rammarico e auguriamo pronta guarigione, associandoci ai tanti attestati di vicinanza e solidarietà dimostrati dai colleghi e dall’azienda At, che apprezziamo, ma ora serve dare seguito alle nostre richieste”.
“Nel percorso negoziale con Autolinee Toscane – prosegue – alcuni passi sono stati fatti per tutelare il personale rispetto a questi episodi, come l’accordo sulla videosorveglianza, l’attivazione della tutela legale e di un apposito percorso psicologico. Però molto altro rimane da fare, come la chiusura dei posti guida anche delle vetture sprovviste (nel caso di ieri il posto guida era solo parzialmente chiuso dal vetro di protezione; infatti, proprio per questo motivo è avvenuto il contatto fisico), l’individuazione di un percorso di provvedimenti propedeutici a dissuadere gli episodi, a diminuirne il rischio e una puntuale raccolta dati, con conseguente denuncia, anche delle casistiche che non arrivano necessariamente al contatto fisico. Per tutte queste motivazioni, e perché il ripetersi degli episodi non permette esitazioni, rinnoviamo alla Prefettura di Firenze la necessità urgente di convocare la suddetta cabina di regia e di strutturare un preciso percorso per individuare congiuntamente un protocollo che renda il trasporto pubblico assolutamente sicuro per chi ci lavora e per chi lo utilizza”.