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Nardella contestato al Franchi, sindaco: “Dei lavori allo stadio si sa da due anni”

Striscioni durante Fiorentina-Udinese. Nardella: "Incontro i tifosi nei prossimi giorni. Hanno diritto ad avere chiarezza. Dispiace riferimento a mie origini napoletane". Padovani stadio alternativo

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FIRENZE – Nardella contestato al Franchi, sindaco: “Dei lavori allo stadio si sa da due anni”.

Nardella contestato al Franchi, striscioni dei tifosi viola indirizzati al sindaco di Firenze durante la partita Fiorentina-Udinese, terminata 2-2.

Verso il sindaco di Firenze gli striscioni ‘Nardella tranquillo alla copertura ci s’è pensato noi”.

E ‘Non sarà un napoletano a mandarci via dalla nostra città’

Il sindaco Dario Nardella replica lunedì 15 gennaio: “I tifosi che hanno manifestato il loro dissenso sulla questione dei lavori di ristrutturazione dello stadio ‘Artemio Franchi’ hanno diritto come tutti i cittadini ad avere chiarezza e a sapere come stanno le cose. Nei prossimi giorni aggiungeremo ulteriori novità e faremo ancora chiarezza visto che, peraltro, con molte delle tifoserie avevamo già concordato dalla scorsa settimana di incontrarci. E io li incontrerò perché penso che il dialogo sia la cosa migliore. Il rispetto passa però dal parlare un linguaggio di chiarezza, di verità, e lo faremo anche con i tifosi con cui, ripeto, avevamo già concordato di vederci e nei prossimi giorni lo faremo”.

Poi Nardella: “Da oggi, con il rispetto di tutti ma con grande nettezza, cominciamo con il dire: si sa da più di due anni che si dovessero fare i lavori allo stadio Artemio Franchi. Tant’è che la Fiorentina nel 2022 ci ha chiesto di rimanere a giocare al Franchi per la stagione 2023-2024, quella in corso. E invece di giocare fuori dal Franchi per le stagioni 2024-2025 e 2025-2026. Poi sono cambiate le preferenze e a quel punto ci siamo organizzati ancora una volta per supportare la società”.

Nardella, sull’alternativa al Franchi per la squadra viola durante i lavori. Alternativa in merito alla quale la sindaca Brenda Barnini ha escluso categoricamente lo stadio di Empoli. 

“Abbiamo fatto numerosi sopralluoghi in molti luoghi a Firenze. Voglio ricordarli: lo stadio Ridolfi, lo stadio di Castello della caserma dei carabinieri, l’area delle Mulina. E visto che a un certo punto è stato detto che si preferiva giocare a Firenze, abbiamo convenuto che fosse importante rimanere il più possibile vicino al Franchi. E così abbiamo individuato il Padovani su cui abbiamo investito dieci milioni di euro”.

Nardella ha poi sottolineato che in altre due città, Cagliari e Bologna, dove si è fatto ricorso a uno stadio temporaneo, ed è il caso di Cagliari, o ci si farà ricorso, come dovrebbe accadere a Bologna, l’investimento è stato fatto o sarà fatto dalle due società sportive. “Ma noi teniamo così tanto alla città, alla squadra, ai tifosi e alla società viola che abbiamo deciso di investire noi direttamente per mettere a disposizione il Padovani quanto prima possibile come stadio alternativo. Certo che se lo avessimo già saputo nel 2022 ci saremmo mossi prima”.

“Continueremo a lavorare rispettando tutti anche perché, ci tengo a dirlo, il mio rapporto di grande rispetto con la famiglia Commisso è un rapporto sincero, autentico. Ma abbiamo anche il dovere di parlare con parole chiare, nette e con i fatti ai tifosi che contestano e a tutta la città. Visto che la stragrande maggioranza della città vuole uno stadio, e io non lascerò mai un Franchi abbandonato”.

Poi Nardella: “Ho visto negli striscioni allo stadio il riferimento al fatto che sono napoletano. I fiorentini mi hanno eletto due volte al primo turno e sapevano che sono napoletano, lo sanno tutti. Un po’ dispiace anche perché il più grande sindaco della storia di Firenze, Giorgio La Pira, era siciliano. E credo che Firenze sia di tutti i fiorentini che la amano, non necessariamente di chi è nato a Firenze”.

“Io da napoletano, e francamente non mi pento ma sono orgoglioso delle mie radici, come credo che chiunque sia del sud e viva a Firenze sia orgoglioso delle sue radici, ho dato a Firenze tutto me stesso. Perché la amo fino in fondo e credo che non debba fare nessun confronto con chi è nato a Firenze e che ha il mio massimo rispetto”.

 

© Riproduzione riservata

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