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GROSSETO – Omicidio a Grosseto. E’ giallo. Disposta autopsia donna uccisa.
La Procura di Grosseto ha aperto un fascicolo per omicidio volontario relativamente alla morte di Giuseppina De Francesco, detta Pinuccia, 76 anni, ex insegnante, sposata col notaio Alessandro Marzocchi.
La figlia Benedetta, 50 anni, che avrebbe dato l’allarme, è ricoverata in ospedale in stato di choc.
Avrebbe sostenuto più volte “Sono stata aggredita da uomini incappucciati”.
Il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna ha dato l’incarico al medico legale per eseguire l’esame autoptico, che dovrebbe tenersi lunedì 12 giugno.
Al momento resta un mistero il movente dell’assassinio.
Nella villa non mancherebbe nulla di prezioso.
Il corpo della donna, ormai privo di vita, sarebbe stato scoperto intorno alle ore 8 di giovedì 8 giugno dalla figlia, Benedetta Marzocchi, 50 anni, che avrebbe dato l’allarme.
In stato confusionale e con lievi ferite alle braccia, la figlia è ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Grosseto.
Rintracciato l’altro figlio Alfonsino, che giovedì 8 giugno si trovava ad Anzio, e che si è messo in contatto con una zia per annunciare il suo rientro a Grosseto.
Ancora non è chiaro se a commettere l’omicidio possa essere stato qualcuno venuto dall’esterno per compiere un furto o una rapina.
Nella villa non ci sarebbero telecamere di videosorveglianza, così come sulla pubblica via.
Quando i carabinieri sono entrati nella villa hanno trovato il cadavere in un lago di sangue, con numerose ferite e contusioni sul corpo. L’anziana donna, riversa sul pavimento di un ballatoio, era vicino ad un armadio e accanto ad uno specchio rotto, con i pezzi di vetro ovunque nella stanza.
Sulla scena del crimine i sopralluoghi da parte del Ris dei carabinieri, del medico legale e del sostituto procuratore Giampaolo Melchionna.
E’ apparso subito chiaro che si è trattato di un omicidio. I numerosi tagli, le ecchimosi e le tumefazioni riscontrate sul cadavere fanno pensare anche ad una lotta che potrebbe essere avvenuta tra la vittima e il suo assassino oppure a un pestaggio in piena regola.
Escluse lesioni da arma da fuoco ma non sarebbe stata trovata l’arma da taglio usata per uccidere.