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AREZZO – Per una serie di furti nelle chiese tra Firenze e Arezzo emessi un fermo e due denunce dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Oltrarno e della stazione di Firenze Galluzzo. Con la collaborazione del personale del Nucleo Tpc di Firenze, i militari hanno arrestato un fiorentino, 46 anni, ritenuto responsabile di numerosi furti commessi, nell’arco delle ultime due settimane all’interno di edifici sacri dei comuni di Firenze, Bagno a Ripoli (Fi), Scandicci (Fi) e Monte San Savino (Ar).
Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Firenze Galluzzo, mediante la visione e l’analisi dei filmati di circuiti di videosorveglianza comunale e privata siti nei pressi della chiesa di San Felice a Ema, hanno consentito di identificare il 46enne, riconosciuto successivamente dalla visione delle videoriprese dei furti eseguiti in altre sei chiese, e di richiedere alla Procura della Repubblica di Firenze, che ha coordinato le indagini, un decreto di perquisizione personale e locale, finalizzato alla ricerca dei manufatti religiosi trafugati, tra cui statue, dipinti e candelabri.
Lo scorso 23 aprile, dopo aver individuato il luogo di attuale temporanea dimora del soggetto, i carabinieri dell’Oltrarno sono riusciti a rinvenire numerosi oggetti sottratti ai luoghi di culto.
Le successive, immediate indagini hanno portato ad eseguire accertamenti su un cittadino romeno, residente a Firenze, che, in base alle informazioni acquisite, avrebbe più volte svolto la funzione di ricettatore per conto dell’odierno fermato. Nel corso di un’ulteriore perquisizione eseguita presso l’abitazione di quest’ultimo, i militari hanno rinvenuto un ingente quantitativo di beni di dubbia provenienza, tra oggetti sacri, statue, dipinti, tappeti e materiale di varia natura. Tra questi sono stati identificati altri beni ritenuti sottratti dal fermato in alcune chiese fiorentine. Il restante materiale è stato sottoposto a sequestro penale.
Nel corso dell’ultima perquisizione i militari dell’Arma hanno individuato un terzo uomo, di professione rigattiere, che avrebbe acquistato dal cittadino romeno alcuni manufatti oggetto dei furti compiuti dal 46enne, per poterli poi piazzare sul mercato.
Al termine delle operazioni i carabinieri hanno proceduto al fermo dell’uomo ritenuto responsabile dei furti, ritenendo concreto il pericolo di reiterazione del reato e di fuga, viste anche la difficoltà di individuarne l’attuale luogo di dimora utilizzato e comunque temporaneo. Il 46enne, condotto nel carcere di Firenze Sollicciano, è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia, al termine del quale il giudice presso il Tribunale di Firenze ha emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli altri due uomini individuati sono stati deferiti in stato di libertà per il reato di ricettazione.