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FIRENZE – La fabbrica dei marroni di Marradi non chiude. A Pedrengo nel bergamasco verrano trasferiti le fasi di canditura, glassatura e confezionamento. Nello stabilimento di Marradi Ortofrutticola del Mugello si attiveranno tre linee di produzione incentrate sul prodotto fresco e semilavorato. Ad annunciarlo la proprietà Italcanditi al tavolo istituzionale di unità di crisi convocato dalla Regione Toscana, presenti azienda, sindacati e istituzioni tra cui Tommaso Triberti, sindaco di Marradi. Dopo aver annunciato a dicembre la delocalizzazione dell’azienda a Pedrengo. Quindi la produzione di marron glacé, stando a quanto emerso, non sarà più a Marradi. Dove sono impiegati una decina di dipendenti più i lavoratori stagionali, tra le 60 e le 100 persone. E sarà da capire quali saranno le implicazioni relative ai posti di lavoro. Uno stabilimento, quello di Marradi, nato nel 1984 che produce il celebrato marrone del Mugello Igp e in cui è in corso il presidio dei lavoratori. Domenica scorsa davanti ai cancelli dello stabilimento il Consiglio Comunale straordinario con Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Il giorno prima alla fabbrica dei Marroni era arrivata anche la viceministro Teresa Bellanova.
Giani durante il Consiglio Comunale aveva chiesto approfondimenti in merito a possibili sbocchi commerciali, investimenti sullo stabilimento, tenuta occupazionale. Tutti aspetti tecnici che sono stati solo illustrati solo verbalmente da Italcanditi e che, precisa Valerio Fabiani, consigliere politico del presidente Giani con delega gestione crisi aziendali. Per Fabiani “Pur valutando potivamente la scelta di non chiudere non siamo ancora soddisfatti del progetto industriale, che è stato raccontato per ora solo per sommi capi, e delle sue implicazioni occupazionali. Per questo abbiamo chiesto all’azienda di presentare al tavolo regionale il nuovo piano industriale”. Con Fabiani il capo di gabinetto del presidente, Paolo Tedeschi, la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi e l’assessore regionale Alessandra Nardini. Tutti hanno richiesto dati e numeri, preannunciando l’avvio di un percorso condiviso con i sindacati e la disponibilità a mettere in campo misure concrete dalla Regione Toscana in appoggio a interventi che assicurino il futuro del territorio di Marradi.
L’azienda dovrà comunicare i tempi per affrontare carte alla mano le soluzioni per assicurare produzione e futuro nel Mugello, preservando al massimo l’occupazione sia stabile che stagionale.