(Adnkronos) – Ecco alcuni consigli utili da Altroconsumo per aiutare i consumatori nella scelta. 11 ottobre 2024 –Stirare è una pratica sempre meno diffusa: esistono diversi trucchi e alternative che permettono di risparmiare soldi, tempo ed energia. Per chi, tuttavia, vuole affidarsi ad una stiratura perfetta Altroconsumo ha analizzato le diverse tipologie di ferri da stiro per aiutare i consumatori a scegliere il modello più adatto. Il ferro da stiro tradizionale con serbatoio interno, è costituito da un unico blocco, all’interno del quale ci sono il contenitore dell’acqua, la resistenza elettrica, i pulsanti e i regolatori. È maneggevole e facile da riporre dopo l’uso, occupa poco spazio, porta l’acqua a temperatura piuttosto rapidamente ed è abbastanza silenzioso. Tuttavia, il serbatoio ha una limitata capacità di acqua e, di conseguenza, anche l’autonomia è breve. Se si deve quindi stirare una quantità di biancheria elevata, il ferro da stiro con serbatoio interno si rivela poco adatto, anche per la scarsa produzione di vapore e la difficoltà nell’eliminare le pieghe che questo comporta. Risulta quindi la soluzione ideale per chi lo usa con frequenza elevata ed ha pochi capi alla volta da stirare. Il ferro da stiro con caldaia ha, invece, un serbatoio dell’acqua esterno decisamente più capiente del ferro da stiro tradizionale. Adatto a chi ha una gran quantità di biancheria da stirare, genera un flusso di vapore maggiore rispetto ai ferri tradizionali, facilitando così la stiratura. L’acqua impiega più tempo ad arrivare a temperatura, ma poi, il risparmio di tempo (e di fatica) è assicurato così come l’autonomia: i ferri con caldaia contengono in media un litro d’acqua contro i 300 ml circa di un ferro classico. È però inoltre necessario c
onsiderare una serie di fattori che possono meglio orientare nell’acquisto.
Come visto, il serbatoio può essere interno o esterno e la capacità varia moltissimo a seconda del modello per cui si opta. Nel ferro con caldaia interna, infatti, la capacità del serbatoio va dai 130 ml fino ai 600 ml mentre nel ferro con caldaia separata, il serbatoio può contenere più di un litro di acqua. Naturalmente, il serbatoio va sempre riempito prima di collegare l’apparecchio alla rete elettrica per questioni di sicurezza anche se, alcuni modelli con caldaia esterna, offrono la possibilità di ricaricare il serbatoio di continuo con un notevole risparmio di tempo. Il vapore del ferro da stiro,invece, è l’elemento che permette che grinze e pieghe vengano eliminate: per questo è uno dei fattori che maggiormente vanno considerati prima dell’acquisto di un nuovo apparecchio. La qualità del risultato finale, infatti, dipende direttamente dalla quantità e dalle caratteristiche del vapore anche in termini di risparmio di tempo. Un ferro da stiro può lavorare sia in modalità di erogazione continua che variabile del vapore e la quantità erogata dipende direttamente dalla capacità del ferro di sostenere una certa pressione. Va da sé che i ferri con caldaia esterna, oltre ad avere un serbatoio più capiente, possono permettere un’emissione del vapore decisamente più cospicua. Inoltre, le prestazioni energetiche di un ferro da stiro vengono valutate in base alla sua potenza, espressa in Watt. Indicativamente, 2000 Watt sono considerati sufficienti per ferri da stiro utilizzati per un normale utilizzo domestico. Se le esigenze di stiro crescono, naturalmente, sarà opportuno dotarsi di ferri con una maggiore potenza che però avranno un dispendio energetico decisamente più alto. Altri aspetti da considerare prima dell’acquisto di un ferro da stiro sono la forma e il materiale della piastra e la quantità e la distribuzione dei fori che emettono il vapore. Tra i materiali che compongono un ferro da stiro, i più utilizzati sono l’acciaio, l’allumino, il teflon e la ceramica mentre per quanto riguarda la forma della piastra, è bene concentrarsi sul tipo di indumento che si stira maggiormente perché il ferro risulta più preciso e più performante a seconda dei capi che deve trattare: sagoma larga e punta corta per jeans, magliette e capi semplici e forma allungata e stretta per camicie piene di bottoni. Lo stesso principio vale anche per la diversa distribuzione dei fori per il vapore: quantità e omogeneità permettono di stirare in modo più scorrevole mentre pochi fori, vicini alla punta del ferro, saranno utilissimi per la precisione nei dettagli. Anche il peso e le dimensioni contano quando si tratta di scegliere il ferro da stiro: il peso deve avere un margine tra 1 e 2 chili, l’impugnatura deve essere ergonomica e, naturalmente, l’ingombro deve essere calcolato in base allo spazio dove il ferro verrà riposto. I ferri da stiro con caldaia esterna, naturalmente, occupano uno spazio maggiore rispetto ai ferri con caldaia integrata ed è un elemento da non trascurare prima dell’acquisto. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ferri da stiro: come scegliere il modello che meglio si adatta alle proprie esigenze?
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