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Il TRT World Citizen “Humanitarian Film Festival” ha premiato i vincitori dell’edizione 2024

(Adnkronos) – Istanbul, 08.11.2024 – Sono stati proclamati i vincitori del TRT World Citizen “Humanitarian Film Festival”, organizzato dall’emittente Turkish Radio and Television Corporation (TRT).
 Giunto alla sua sesta edizione, anche questa volta il TRT World Citizen “Humanitarian Film Festival” ha affrontato temi di estrema importanza come la guerra, i conflitti sociali, i diritti umani e la crisi climatica. Nel corso dell’evento, i visitatori hanno potuto assistere a proiezioni cinematografiche e partecipare a riunioni, incontri e laboratori. A conclusione del festival, si è svolta la cerimonia di premiazione, durante la quale i tre migliori film in concorso hanno ricevuto i meritati riconoscimenti. Con l’intento di offrire ai filmmakers un significativo strumento per affrontare i temi umanitari da prospettive uniche e originali, l’emittente turca TRT (Turkish Radio and Television Corporation) ha organizzato anche quest’anno, e per la sesta volta, il TRT World Citizen “Humanitarian Film Festival” . I partecipanti al festival hanno avuto la possibilità di assistere alla proiezione dei film premiati e di incontrare figure di spicco della cultura e del cinema provenienti da tutto il mondo. La cerimonia di premiazione del festival si è svolta presso il Centro Culturale Ataturk, in presenza del Direttore Generale della TRT, Mehmet Zahid Sobaci, e del Capo delle Comunicazioni della Presidenza della Repubblica Turca, Fahrettin Altun, insieme a numerosi altri ospiti impegnati nel contesto artistico e cinematografico. “Sosteniamo questo festival perché riunisce i registi e i produttori che sostengono l’umanità attraverso le loro opere” ha affermato Fahrettin Altun. Durante la cerimonia di premiazione, ha inoltre dichiarato che “il festival evidenzia l’importanza di tutelare i diritti dell’umanità, la giustizia sociale e la pace, e di affrontare i problemi ambientali e le conseguenze che potrebbero provocare nei confronti della vita umana. L’obiettivo è quello di ricordare il valore e il significato della vita umana e della sua natura quale verità”. Altun ha inoltre espresso il proprio orgoglio per l’impegno dell’emittente radiotelevisiva turca TRT nel rappresentare, attraverso il proprio lavoro, la dedizione della Turchia verso la pace e la stabilità globali. Il TRT World Citizen Humanitarian Film Festival rappresenta un’importante manifestazione istituzionale per dimostrare la sensibilità della Turchia nei confronti di queste importanti tematiche. La nazione turca ha sempre dimostrato il pieno sostegno verso il festival, il quale è ormai considerato una tradizione irrinunciabile, dove produttori e registi di grande valore si incontrano per condividere l’impegno verso i problemi sociali e umanitari. Da parte sua, il Direttore Generale di TRT Sobaci ha affermato che “il mondo ha più che mai bisogno della profonda narrazione ottenibile attraverso il cinema”. Nel discorso che ha accompagnato la cerimonia di premiazione, Sobaci ha evidenziato come il Festival riesca ad attirare l’attenzione verso le questioni umanitarie e offrire a tutto il mondo spunti di ispirazione verso il cambiamento. Inoltre, ogni anno, il festival premia i filmmakers che centrano il proprio lavoro verso luoghi e questioni in cui la giustizia non ha raggiunto il giusto equilibrio. Sobaci ha inoltre sottolineato che i film in concorso hanno affrontato problemi di importanza globale attraverso la forza espressiva del cinema. Grazie al loro lavoro, i filmmakers riescono a presentare in maniera chiara e precisa anche le questioni più complesse, che richiederebbero altrimenti lunghe e poco comprensibili discussioni. “Come emittente radiotelevisiva pubblica turca” ha continuato Sobaci, “TRT ha il dovere e la responsabilità di rappresentare la voce di chi viene dimenticato e trascurato e di rivelare anche ciò che è invisibile agli occhi, sia nelle trasmissioni televisive e radiofoniche, sia in tutte le attività correlate, compreso il cinema. L’Humanitarian Film Festival è la rappresentazione di questo senso del dovere. Attraverso il festival, ci impegnamo a rendere visibile la lotta del popolo emarginato in maniera tale che arrivi a toccare la coscienza dell’umanità, aprendo la porta della comprensione dalla Turchia verso il resto del mondo e guidando il potere del cinema verso i problemi umanitari”. Nel corso del festival, il pubblico ha assistito alla proiezione dei dieci film finalisti e ha avuto l’opportunità di partecipare a dibattiti, incontri e laboratori con noti professionisti del settore. Il programma includeva alcuni momenti fondamentali, tra cui l’Humanitarian Filmmaking Panel, in presenza del presidente della giuria Aida Begic e dei membri della giuria Abdülhamid Güler, Faysal Soysal e Darin J. Sallam, il Film Analysis Masterclass con Büşra Bülbül e Sina Salimi e una masterclass di recitazione con l’attore Olgun Şimek. Il premio Miglior Film quest’anno è toccato a Roberto Valencia (Ecuador) con “The strange case of the human cannonball”, il secondo premio è stato assegnato ad Ali Sohail Jaura (Pakistan) con Murder Tongue e il terzo premio a Jimmy Ming Shun (Giappone) con Talk to me.  Sezin Soylu sezin.soylu@trt.net.tr
 —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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