(Adnkronos) – Reggio Emilia-Milano-Torino 24 ottobre 2024 – ‘Il successo delle imprese passa dalla reciprocità, oggi più che mai da mettere in pratica ogni giorno’. E’ quanto sostiene Fabio Storchi, presidente dell’Ucid, Unione cristiana imprenditori e dirigenti sezione di Reggio Emilia. Confermato nelle sue parole da diversi, fra cui Aldo Fumagalli, noto imprenditore meneghino, e Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino, ed imprenditore piemontese. Oltre che avvolarato dagli studiosi: Stefano Zamagni, Leonardo Becchetti, Luigino Bruni, Beatrice Cerrino. La reciprocità è un comportamento dell’uomo, mosso non da un tornaconto immediato, ma da una aspettativa futura, che influisce nel rapporto tra i due soggetti. ‘La reciprocità permette una cosa eccezionale, di dare senza perdere e di ricevere senza togliere. Il dono funge da propulsore nella creazione della reciprocità, alla cui base vi è il valore del legame che supera il mero valore di scambio o d’uso, tipico del libero mercato. Il principio di reciprocità mette così le ali’ come ha affermato Stefano Zamagni, professore di Economia, alla Università di Bologna. ‘Donare significa fare un qualcosa che va oltre le proprie mansioni, rispetto a ciò che gli altri si aspettano da noi, generando così un flusso di gratitudine, stimolando la reciprocità’ come sostiene Leonardo Becchetti, professore di Economia all’Ateneo ‘Tor Vergata’ di Roma. ‘La reciprocità richiama il concetto del donare, sottolinea Storchi , ovvero offrire in dono una prestazione, un servizio, una disponibilità, senza aspettarsi nulla in cambio. E’ l’atteggiamento che assicura affidabilità, qualità del servizio, efficienza e dunque longevità e prosperità alla impresa. E’ una sfida culturale, a cui tutti siamo chiamati, per dare un valore nuovo alla partecipazione di tutti alla vita della impresa’. La reciprocità è una delle parole chiave dell’Economia Civile, indicata anche nel libro ‘Principi di Economia Civile: una guida per imprenditori e dirigenti, edito da Ucid con Guida Editori (2024).
Luigino Bruni, docente di Economia alla Università Lumsa di Roma, sostiene che: ‘Nel mercato, un imprenditore deve volere il vantaggio anche di chi interagisce con lui, cercando sempre il beneficio reciproco e non considerare il proprio interesse come l’unico obiettivo, e l’interesse dell’altro solo come un vincolo da soddisfare’.
Beatrice Cerrino, Phd in Scienze economiche, sostiene che, la reciprocità si misura anche nel rapporto che l’uomo ha con la natura e la terra, per la loro salvaguardia. Ecco che reciproco, nei confronti dell’ambiente, è anche sostenibile. ‘La terra era risorsa da usare per la produzione o era uno sfondo su cui si svolgeva la reciprocità umana. Questa relazionalità che ha considerato la terra esterna alle nostre relazioni di mutuo vantaggio, ha portato a gravi profanazioni del pianeta.
Aldo Fumagalli, presidente Ucid Lombardia trova nel concetto di reciprocità un: ‘naturale mutuo vantaggio, che deve portare ad uno scambio positivo per tutte le parti in causa. E’ nel reciproco donarsi che sta la virtù dell’imprenditore. In quella generosità che intravede il mio vantaggio, ma anche quello dell’altro. Solo così il sistema economico può reggere e stare in piedi. Con l’egoismo questo non può avvenire, e sul lungo periodo, il rapporto anche di affari, si deteriora, per poi concludersi’. ‘Reciprocità significa anche creare progetti con interessi più ampi di cui possono beneficiare sia il settore privato che la comunità circostante. In questo contesto, l’imprenditore agisce come un agente attivo per il miglioramento e l’impatto sociale, senza dimenticare il profitto e la crescita economica per sé e per la propria impresa. Questo messaggio combina la gratificazione personale con il desiderio di contribuire al miglioramento della società e della comunità attraverso la restituzione, senza togliere nulla alla spinta imprenditoriale di migliorare la qualità della vita’ sottolinea Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino e noto imprenditore piemontese. ‘La reciprocità è un passaggio obbligato per avere successo negli affari. L’imprenditore che vuole costruire rapporti duraturi con clienti e fornitori, deve formarsi alle virtù relazionali, praticando la cordialità, l’amabilità, investendo tempo, nell’ascoltare la gente, sviluppando tutte quelle arti che facilitano la creazione e la manutenzione dei beni relazionali, che è il primo asset dell’azienda. Ovvero: la cura e l’attenzione verso gli altri. E’ necessario tornare alle origini, alla cultura dei mercanti toscani che amavano i loro clienti e i loro fornitori. Dobbiamo ispirarci a Francesco di Marco Datini, imprenditore toscano di grande successo del XIV secolo, che invitava ad amare le genti del mondo, per condurre l’impresa alla crescita e alla prosperità’ conclude Fabio Storchi. Francesca Schenetti giornalista professionista Ti Lancio, agenzia di stampa quotidiana Ceo Froogs Srl – Garlic Srl
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La nuova via per affari di successo passa dalla reciprocita’. Fabio Storchi (UCID) non ha dubbi: ‘Valore imprescindibile in questo momento storico’
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