(Adnkronos) – Milano, 12 settembre 2024. La stampa 3D sta trasformando radicalmente il settore produttivo, offrendo nuove possibilità per la realizzazione di componenti con un impatto ambientale ridotto. Ciò è reso possibile grazie all’utilizzo di materiali eco-compatibili e all’adozione di tecniche avanzate che rendono la produzione 3D più sostenibile. Inoltre, l’efficienza dei processi e la riduzione degli sprechi contribuiscono ulteriormente a limitare le emissioni di CO2 e a promuovere un approccio più ecologico alla manifattura.
Materiali innovativi per una produzione più pulita
Uno degli elementi chiave della sostenibilità nella stampa 3D è l’impiego di materiali ecologici. Tra questi, il nylon PA11 e l’ECOtech si distinguono per le loro caratteristiche uniche, che combinano performance elevate e un ridotto impatto ambientale. Ma quali sono le loro caratteristiche?
Nylon PA11: un materiale biologico, derivato da fonti rinnovabili
Il nylon PA11 è un polimero che deriva dall’olio di ricino, una fonte rinnovabile. Costituisce, dunque, un’alternativa ecologica ai termoplastici tradizionali, generalmente a base di petrolio. La pianta di ricino, inoltre, viene coltivata su terreni non utilizzati per l’agricoltura alimentare e richiede un utilizzo limitato di risorse idriche, favorendo così lo sviluppo economico di numerose comunità agricole. La tecnologia HP Multi Jet Fusion (MJF), ad esempio, consente un utilizzo ottimale del PA11, riducendo al minimo i rifiuti attraverso il riutilizzo delle polveri in eccesso. Il PA11 combina un’elevata resistenza meccanica e chimica con una notevole flessibilità; quindi, risulta ideale per diverse applicazioni industriali. Grazie alle sue elevate prestazioni e alla sua sostenibilità, il nylon PA11 è sempre più considerato da chi è alla ricerca di soluzioni ecocompatibili nella stampa 3D.
ECOtech: resistente, durabile e ad alte prestazioni
L’ECOtech è una soluzione innovativa, indicata per applicazioni che richiedono alte prestazioni e particolare attenzione alla sostenibilità. La sua biodegradabilità, certificata secondo gli standard DIN EN ISO 14855, consente al materiale di degradarsi naturalmente, riducendo così il suo impatto ambientale. Nonostante le sue caratteristiche ecologiche, l’ECOtech offre prestazioni comparabili a quelle dei materiali termoplastici tradizionali, garantendo resistenza e durabilità. Si dimostra quindi una scelta ideale per chi cerca una soluzione che riduca i rifiuti plastici senza compromessi in termini di risultati.
Altri materiali green per la stampa 3D
Nell’ambito della stampa 3D online, esistono anche altri materiali che permettono di ridurre l’impatto ambientale. Tra questi, rientrano il PA12, il PA12 GB, il PP, il PA12 bianco e il TPU. Il nylon PA12, ad esempio, ha visto una diminuzione del 49% della propria impronta di carbonio rispetto alle versioni precedenti, grazie all’utilizzo di energia rinnovabile nei processi produttivi. Questo dimostra quanto l’adozione di fonti energetiche sostenibili possa influire positivamente sulla produzione.
Riduzione delle emissioni di CO2 e riutilizzo dei materiali
Uno degli aspetti chiave che rende la stampa 3D sostenibile è la riduzione delle emissioni di CO2. Aumentando il tasso di riutilizzo delle polveri fino all’80%, è possibile ridurre l’impronta di carbonio di una singola parte del 70%. Materiali come il PP, che può essere riutilizzato fino al 90%, offrono ulteriori vantaggi in termini di sostenibilità, richiedendo meno energia per la produzione. L’analisi del ciclo di vita (LCA) dei materiali dimostra che la sostenibilità dipende non solo dalla fonte delle risorse, ma anche dalle condizioni di produzione. I materiali a base biologica, come il PA11, presentano un’impronta di carbonio notevolmente inferiore rispetto ai polimeri derivati da fonti fossili. Il TPU, con il suo basso consumo energetico durante il processo di stampa, emerge come una delle soluzioni più sostenibili disponibili.
Ottimizzazione dei processi produttivi
La stampa 3D non solo ottimizza i processi produttivi, ma consente anche l’uso di materiali ecologici, permettendo di progettare componenti più leggeri e ridurre il numero di parti da assemblare. Un esempio concreto? È la riprogettazione di un componente che, grazie alla stampa 3D, ha portato a una riduzione del 38% delle emissioni di CO2, del 95% dei costi e del 90% del peso complessivo. Questo dimostra come l’adozione di tecnologie additive possa migliorare l’efficienza e la sostenibilità.
Vantaggi della stampa 3D sostenibile
I principali vantaggi della stampa 3D ecologica sono numerosi. Fra i principali, possiamo ricordare: 1.Riduzione degli scarti: la produzione additiva utilizza esclusivamente il materiale necessario per creare l’oggetto, limitando drasticamente i rifiuti rispetto alle tecniche di produzione tradizionali. 2.Efficienza energetica: alcuni materiali, come PA11 e PP, richiedono temperature di stampa più basse e possono essere riutilizzati più volte, contribuendo a un consumo ridotto di energia. 3.Processi semplificati: la stampa 3D elimina molte fasi di assemblaggio tipiche della produzione tradizionale, migliorando l’efficienza e riducendo la quantità di risorse impiegate. 4.Progettazione avanzata: i prodotti realizzati con questa tecnologia possono essere ottimizzati per migliorare le prestazioni, ridurre la manutenzione e allungare la durata di vita, con un impatto ambientale ridotto. 5.Minori costi e impatto del trasporto: i componenti stampati in 3D risultano più leggeri, riducendo l’energia richiesta per il trasporto e i relativi costi. Sfruttare la stampa 3D sostenibile, attraverso l’impiego di materiali innovativi e processi produttivi ottimizzati, dunque, comporta vantaggi significativi non solo per l’ambiente, ma anche in termini economici, permettendo alle aziende di mantenere un vantaggio competitivo nel lungo termine. Se vuoi saperne di più su questi materiali, vai sul sito di Weerg, leader della stampa 3D e delle lavorazioni cnc online, www.weerg.com. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Weerg punta sulla stampa 3D per ridurre l’impatto ambientale
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