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ChatGPT si trasforma in motore di ricerca web in tempo reale

(Adnkronos) – OpenAI ha introdotto una nuova funzione di ricerca web in tempo reale per la sua intelligenza artificiale ChatGPT, attualmente disponibile per gli abbonati e in fase di distribuzione per gli utenti enterprise e educational nelle prossime settimane. L’integrazione rappresenta un passo strategico che mira a colmare il divario competitivo con altre piattaforme IA come Microsoft Copilot e Google Gemini, offrendo finalmente l’accesso a informazioni aggiornate all’interno delle conversazioni in ChatGPT. La funzione di ricerca non sarà su una piattaforma separata ma si integrerà perfettamente nell’interfaccia già nota agli utenti di ChatGPT. La funzionalità può essere attivata automaticamente in base alla richiesta o manualmente dagli utenti. Adam Fry, responsabile della ricerca su ChatGPT, ha mostrato le potenzialità della funzione con una dimostrazione in cui ha cercato notizie sul titolo azionario di Apple, ottenendo grafici interattivi e articoli con fonti cliccabili. La funzione offre anche una barra laterale per scorrere le fonti, permettendo così agli utenti di esplorare rapidamente una varietà di contenuti. In un altro esempio, Fry ha cercato ristoranti italiani a San Francisco, ricevendo una mappa interattiva con consigli sui ristoranti e opzioni per filtrare ulteriormente la ricerca. La ricerca web sarà disponibile su tutte le piattaforme di ChatGPT, incluse le app per iOS, Android e i desktop macOS e Windows. Fry ha dichiarato che la tecnologia alla base è supportata da una combinazione di tecnologie di ricerca, inclusa l’integrazione con Bing di Microsoft, e che la versione utilizzata è una versione avanzata e perfezionata del modello GPT-4. In passato, la conoscenza di ChatGPT era limitata ai dati addestrati fino al 2021 o al 2023 a seconda della versione. Con questa nuova integrazione, OpenAI ha però precisato che continuerà a aggiornare i dati di addestramento, assicurando agli utenti accesso costante agli ultimi sviluppi, seppur distinti dai dati della ricerca web. Questa novità arriva in un periodo di intensa competizione tra i giganti della tecnologia per l’integrazione di intelligenza artificiale nelle ricerche online. Meta sta sviluppando una propria soluzione di ricerca IA, mentre Google ha recentemente espanso la sua funzione di riepilogo a oltre 100 paesi. OpenAI, tuttavia, si distingue per l’assenza di pubblicità all’interno dei risultati di ricerca, una scelta che Fry conferma resterà invariata, nonostante i costi più elevati della ricerca AI rispetto a quella tradizionale. Rimangono alcune sfide per i servizi di ricerca basati sull’intelligenza artificiale, tra cui questioni legali legate all’uso dei contenuti. OpenAI ha stretto partnership con numerosi editori per garantire l’utilizzo responsabile dei contenuti, concedendo agli editori maggiore controllo senza però priorità automatica nei risultati di ricerca. La funzione è progettata per rispettare i paywall e qualsiasi editore può scegliere di escludere i propri contenuti dalla scansione. Infine, la nuova funzionalità di ricerca di ChatGPT si presenta come uno strumento per migliorare l’accuratezza delle risposte dell’intelligenza artificiale. Fry ritiene che l’accesso a informazioni aggiornate possa ridurre il rischio di risposte errate o incomplete, problema noto come “allucinazione IA”, e che sarà posta particolare attenzione alle richieste di informazione relative a eventi critici come le elezioni. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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