(Adnkronos) – La Cina sembra intensificare gli sforzi per ridurre al minimo la presenza della tecnologia americana in quelli che sono ritenuti settori chiave per la sicurezza e l’indipendenza del paese. Secondo il rapporto pubblicato dal Wall Street Journal, “Document 79” sarebbe stato emesso nel settembre del 2022 e richiederebbe alle aziende statali cinesi operanti nei settori finanziario, energetico e tecnologico di sostituire il software straniero nei loro sistemi IT entro il 2027. L’ordine del Documento 79 è conosciuto in alcuni ambienti come ‘Delete A’, abbreviazione di ‘Delete America’. Stando alla fonte americana questo documento è così segreto che a funzionari di alto livello e dirigenti delle amministrazioni cinesi è stato solo mostrato con il divieto assoluto di farne delle copie. “Document 79” appare come un ennesimo capitolo nella sfida tecnologica globale dei due colossi mondiali e fa parte del più ampio sforzo del leader cinese Xi Jinping per ridurre la dipendenza dai fornitori stranieri, sia per ragioni economiche che di sicurezza nazionale e sembra essere conseguenza diretta della crescente tensione tra Pechino e Washington sul commercio e la tecnologia partendo almeno in termini di rilevanza dal ban di Huawei negli Stati Uniti, annunciato nel maggio 2019. L’amministrazione Trump ha infatti inserito l’azienda cinese nella “Entity List” del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, vietando alle aziende statunitensi di fare affari con Huawei senza una licenza governativa. Questa mossa è stata giustificata per motivi di sicurezza nazionale, con l’accusa che Huawei potesse essere coinvolta in attività di spionaggio per conto del governo cinese. Il ban ha avuto un impatto significativo sulle operazioni di Huawei, limitando l’accesso a componenti e tecnologie cruciali, nonché ostacolando la sua espansione nel mercato statunitense e globale. Sempre l’amministrazione Trump, nel 2020, ha proposto Il bando di TikTok negli Stati Uniti, citando preoccupazioni sulla sicurezza dei dati degli utenti e l’influenza del governo cinese sull’app e vietandone l’uso ai dipendenti del governo. Il presidente Trump ha emesso un ordine esecutivo che avrebbe vietato le transazioni con l’azienda madre di TikTok, ByteDance, se non avesse ceduto le operazioni statunitensi dell’app a una società americana entro un certo periodo di tempo. Questo ha portato a un’accesa battaglia legale e a una serie di negoziati per la vendita delle attività di TikTok negli Stati Uniti. Alla fine, l’amministrazione Biden ha riconsiderato la questione e ha interrotto l’azione legale contro TikTok, anche se il dibattito sulla sicurezza dei dati e l’influenza cinese nelle app statunitensi rimane aperto. Naturalmente Il governo cinese
ha risposto prontamente
promuovendo il sostegno alle aziende tecnologiche cinesi per sviluppare alternative ai prodotti e alle tecnologie statunitensi, e cercando di stimolare il consumo interno e l’adozione di prodotti e servizi cinesi riducendo così la dipendenza dai mercati esteri, in particolare dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alle aziende tecnologiche cinesi e limitato drasticamente l’esportazione di semiconduttori avanzati.
La Cina si è già mossa per limitare l’hardware statunitense, inclusi server e tecnologia di rete di aziende come Dell, IBM e Cisco. La nuova direttiva è stata emessa dalla Commissione di supervisione e amministrazione delle attività di proprietà statale della Cina, che sovrintende alle aziende e alle imprese statali, che comprende più di 60 delle 100 più grandi società quotate. Il programma di utilizzare tecnologia di produzione interna è noto come ‘Xinchuang’ in Cina, che si traduce liberamente in ‘Innovazione IT’. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Documento 79: la Cina intensifica la lotta contro la tecnologia statunitense
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