(Adnkronos) – Il Festival delle Scienze di Roma giunge alla sua ventesima edizione e celebra questo importante anniversario dedicando la sua programmazione al tema dei “Corpi”, esplorando le molteplici declinazioni di questo concetto: dai remoti e misteriosi corpi celesti ai complessi corpi umani, dalle entità artificiali alle dinamiche ambientali. L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) partecipa attivamente alla manifestazione, che si terrà dall’8 al 13 aprile presso l’Auditorium Parco della Musica, proponendo un ricco calendario di eventi volti a narrare il connubio tra ricerca scientifica e divulgazione. Tra le iniziative curate dall’INAF spicca la mostra intitolata “Dove la ricerca prende corpo”, un allestimento che offre uno sguardo sull’identità dell’Istituto attraverso le suggestive tavole illustrate realizzate dall’artista francese Lapin. L’INAF, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), figura tra i principali sostenitori di questa edizione del Festival, che si preannuncia ricca di appuntamenti pensati per coinvolgere e stimolare la curiosità del pubblico attraverso un approccio multidisciplinare e trasversale. Scienziati di fama internazionale, giornalisti e intellettuali si confronteranno con il pubblico, esplorando le cinque aree tematiche individuate per questa edizione: Corpi complessi, Corpi originali, Corpi responsabili, Corpi plastici e Corpi inquieti. All’interno del denso programma, l’INAF offrirà svariate opportunità per indagare il legame intrinseco tra la ricerca scientifica e la sua narrazione, tra la sete di conoscenza e le scoperte che disvelano i misteri dell’universo, con un focus privilegiato sull’astronomia e le sue frontiere. Un’attrazione di particolare interesse sarà la mostra “Dove la ricerca prende corpo”, visitabile per l’intera durata del Festival. L’allestimento presenta una selezione di illustrazioni tratte dall’albo Sketchtour: atlante illustrato dell’Istituto nazionale di astrofisica.
Tra gli eventi più attesi si annovera la conferenza spettacolo “La voce nascosta dell’universo”, in programma mercoledì 9 aprile alle ore 21:00 nella Sala Petrassi. Curato dall’INFN in collaborazione con INAF, Ego e Einstein Telescope Italy, l’evento condurrà il pubblico in un affascinante percorso attraverso la scoperta delle onde gravitazionali, alternando racconti scientifici, musica evocativa e prospettive future. Tra i protagonisti della serata figureranno Federica Govoni (INAF), Antonio Zoccoli (presidente INFN) e Alessandro Cardini (INFN), pronti a illustrare come l’Einstein Telescope aprirà nuove straordinarie finestre sull’universo. Il programma proseguirà giovedì 10 aprile alle ore 19:00 presso il Teatro Studio Gianni Borgna con la conferenza-spettacolo “Dare corpo a una storia”. Pablo Trincia, giornalista e noto podcaster, dialogherà con Valentina Guglielmo (INAF), ideatrice del podcast “Houston: cosa mai potrà andare storto?”, svelando i processi creativi che sottendono alla nascita e allo sviluppo di una narrazione scientifica in formato audio. Moderati da Davide Coero Borga (INAF, Rai Cultura), i due relatori guideranno il pubblico attraverso le fasi che trasformano un’idea in un racconto capace di informare e affascinare. La giornata di sabato 12 aprile si preannuncia particolarmente intensa. Alle ore 12:00, l’incontro “Il mare che ascolta e racconta” condurrà il pubblico nelle profondità oceaniche per esplorare come gli osservatori marini, progettati per monitorare il clima e la biodiversità, siano in grado di captare anche segnali provenienti dallo spazio. A discutere del nuovo progetto scientifico K3mNeT e del suo “super neutrino” si alterneranno sul palco Luigi Antonio Fusco (INFN), Giuditta Marinaro (INGV), Paolo Bolletta (Garr) e Fabrizio Bocchino (INAF), con la guida della giornalista scientifica Giorgia Burzachechi.
Nel pomeriggio, durante l’incontro “Esplorare la mappa del cielo”, Roberto Ragazzoni (presidente INAF) e l’astrofisica Sandra Savaglio (UniCal) rifletteranno sull’antico desiderio umano di scrutare il cielo e svelarne i segreti, e su come l’ingegno abbia permesso di costruire potenti strumenti per osservare, misurare e analizzare i diversi segnali provenienti dai corpi celesti. Sempre sabato 12 aprile, alle ore 19:30 presso la Sala Ospiti, la conferenza “Ascoltando la danza dei corpi celesti” celebrerà il decennale della prima rilevazione delle onde gravitazionali. Fulvio Ricci (INFN), Silvia Piranomonte (INAF OAR) ed Eugenio Coccia (GSSI) racconteranno la straordinaria avventura scientifica che ha reso possibile “ascoltare” l’eco della fusione di buchi neri e stelle di neutroni, inaugurando una nuova era nell’osservazione dell’universo.
La domenica, tradizionalmente dedicata al riposo, l’INAF invita il pubblico a partecipare a “L’universo è dentro di noi: astronomia e mindfulness”, un incontro con Davide Perna (INAF) su come l’astronomia possa offrire una prospettiva più ampia sulla nostra esistenza e sul nostro ruolo nel cosmo. Seguirà una sessione pratica di mindfulness, durante la quale il respiro e il corpo diverranno strumenti per esplorare la connessione con l’universo. Di microorganismi, biodiversità terrestre ed ecologia spaziale si parlerà domenica 13 aprile alle ore 15:30 presso la Sala Ospiti, durante il panel “Fra Terra e Spazio: One Health”, realizzato in collaborazione con ENEA e CNR. La conversazione, che vedrà la partecipazione di esperti come Stefano Amalfitano (CNR), Annamaria Bevivino (ENEA) e Patrizia Caraveo (INAF), esplorerà il concetto di salute globale come interconnessione tra esseri umani, animali e ambiente, offrendo una riflessione su come i microorganismi influenzino la vita sulla Terra e su come le scoperte spaziali possano ampliare la nostra comprensione della salute del pianeta. La moderazione sarà affidata all’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Nardi, mentre le letture di Carla Costigliola (ENEA) arricchiranno l’evento con suggestioni letterarie ispirate al film “La guerra dei mondi”. Infine, per coloro che desiderano cimentarsi in esperienze pratiche, l’INAF allestirà uno spazio dedicato ai laboratori, offrendo due attività pensate per stimolare la curiosità e la creatività. Le attività “La scatola delle fasi lunari” e “Stelle in prospettiva” proporranno la realizzazione di modelli di Luna e costellazioni, rivolgendosi principalmente alle scuole e guidando i partecipanti alla scoperta dei meccanismi celesti attraverso la manipolazione di materiali didattici. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
L’INAF e Lapin protagonisti al Festival delle Scienze di Roma: un viaggio tra i “Corpi” dell’Universo
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