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John ‘Paddy’ Hemingway, ultimo pilota sopravvissuto alla Battaglia d’Inghilterra, è morto: aveva 105 anni. La Royal Air Force (Raf) ha comunicato il decesso avvenuto lunedì 17 marzo nella sua residenza di Dublino. All’epoca dei combattimenti, Hemingway aveva vent’anni. Nato a Dublino nel 1919, si arruolò nella Raf nel 1938. Diventato capitano di squadriglia Hemingway si ritirò dalla Raf nel 1974. Era l’ultimo testimone dei ‘The Few’ (I Pochi), quel gruppo di ardimentosi piloti che respinsero le forze armate tedesche durante la Battaglia di Inghilterra, nonostante fossero in inferiorità numerica. Hemingway svolse un ruolo fondamentale nella difesa della Gran Bretagna contro gli incessanti raid aerei condotti dalla Luftwaffe, la forza aerea tedesca, dal luglio al settembre 1940, dopo la caduta della Francia. La squadriglia del pilota riuscì ad abbattere 90 aerei nemici nell’arco di 11 giorni nel maggio 1940, ha ricordato la Raf. Nel corso degli scontri aerei con i velivoli tedeschi, nell’agosto del 1940, Hemingway fu costretto a due lanci con il paracadute dal suo cacciabombardiere Hurricane. In una di queste occasioni ammarò al largo della costa orientale inglese, prima di riaggregarsi al suo squadrone e riprendere le operazioni. Nel 1941 ricevette la Distinguished Flying Cross per il coraggio dimostrato in combattimento. In un’intervista rilasciata alla Bbc nel 2020, Hemingway rifiutò le attribuzioni di eroismo, dichiarando: “Il mondo era in guerra, e non si poteva andare da qualche parte e dire: ‘Sono in pace e non combatto guerre’. L’abilità principale era la fortuna. Dovevi essere fortunato, non importa quanto fossi bravo. Per esempio, il mio capo, Dickie Lee, era il miglior pilota che abbia mai visto, ma è stato abbattuto e ucciso. Quindi non ha avuto fortuna. Io ho avuto una fortuna incredibile”. Hemingway ha proseguito il servizio nella Royal Air Force durante gli anni successivi, durante la Seconda guerra mondiale: mentre duellava contro i caccia nazisti, precipitò colpito dalla contraerea nei cieli italiani durante una missione di attacco al suolo per colpire una colonna corazzata tedesca nell’aprile 1945. Fu una famiglia italiana a nasconderlo e proteggerlo, ancora tramortito dall’atterraggio di emergenza. Fu una bambina di nove anni di Coccanile di Copparo (Ferrara), Carla Fabbri, che lo salvò accompagnandolo verso le linee angloamericane, travestito da contadino. Nel 2023 attraverso ‘Il Messaggero’ l’ex aviatore irlandese lanciò un appello per incontrare quella bimba italiana, che però non c’era più da una decina d’anni. Nel 2024 però, ha potuto incontrare, a Dublino, Lina Volpi, la figlia di Carla Fabbri, che di anni ne ha 62 e che è cresciuta con i racconti di quella storia, di quel pilota straniero arrivato in casa loro in cerca di aiuto, accolto, rifocillato e aiutato a fuggire. Il primo ministro inglese, Keir Starmer, ha reso omaggio a Hemingway, dichiarando: “Sono addolorato dalla notizia della scomparsa di John ‘Paddy’ Hemingway, l’ultimo pilota noto della Battaglia d’Inghilterra. Ottant’anni fa, il coraggio e la determinazione di Paddy e di tutti i coraggiosi piloti della Raf contribuirono a porre fine alla seconda guerra mondiale. Hanno sorvolato senza paura il territorio nemico per proteggere il Regno Unito e i suoi alleati, rischiando la vita”. In un post sui social media il principe William ha scritto: “Dobbiamo molto a Paddy e alla sua generazione per le nostre libertà di oggi. Il loro coraggio e il loro sacrificio saranno sempre ricordati”. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Morto a 105 anni ultimo pilota sopravvissuto alla Battaglia d’Inghilterra
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