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ROMA – Nel mondo delle politiche sociali italiane, l’assegno unico universale rappresenta un pilastro fondamentale per le famiglie con figli a carico. Questo strumento, che ha riscosso un grande successo fin dal suo lancio, continua a evolversi e a migliorare per rispondere alle necessità di milioni di nuclei familiari. Nel 2025, l’Inps ha introdotto, con la circolare 33, delle modifiche sostanziali, che si riflettono non solo sul calcolo dell’importo, ma anche sulle modalità di accesso e sulle nuove agevolazioni previste.
Rinnovo automatico delle domande
Per chi ha già presentato una domanda di assegno unico universale e l’ha vista accettata, il 2025 si presenta all’insegna della semplificazione. Non sarà necessario fare una nuova richiesta per l’ottenimento dell’assegno, grazie al rinnovo automatico delle domande approvate. L’Inps, infatti, ha stabilito che chi ha già una domanda “accolta” non dovrà presentare alcuna nuova istanza, a meno che non vi siano motivi di variazione. Le uniche eccezioni? La decadenza della domanda, la revoca o il rifiuto di quest’ultima. Una semplificazione che va a favore di chi è già beneficiario, un piccolo passo verso un sistema più snodato e meno burocratico.
Tuttavia, se nel nucleo familiare ci sono variazioni importanti, come la nascita di un figlio o il raggiungimento della maggiore età di uno dei bambini già beneficiari, queste devono essere comunicate tempestivamente all’Inps. Questo passaggio è fondamentale per evitare disguidi e per continuare a ricevere l’assegno unico universale con gli importi corretti.
Il rinnovo automatico rappresenta una grande semplificazione per le famiglie, che non dovranno più preoccuparsi di rinnovare annualmente la propria richiesta. Tuttavia, la responsabilità di segnalare eventuali cambiamenti rimane a carico del beneficiario, e l’INPS invierà apposite notifiche per gestire le modifiche più significative.
È importante prestare attenzione ad alcuni aspetti: in caso di variazioni nel nucleo familiare, come la nascita di un nuovo figlio o il raggiungimento della maggiore età di uno dei bambini, queste devono essere tempestivamente comunicate all’INPS. Se non avviene questa comunicazione, potrebbe esserci il rischio di ricevere l’assegno unico universale con un importo errato. Non temere, l’INPS invierà notifiche per gestire queste modifiche, ma è fondamentale monitorare le comunicazioni per evitare disguidi.
I dettagli tecnici che fanno la differenza
Anche se queste informazioni potrebbero sembrare complesse, le novità introdotte sono studiate per rendere l’Assegno Unico Universale più equo e accessibile alle famiglie italiane. Gli importi dell’Assegno vengono aggiornati ogni anno in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, che nel 2024 ha registrato un aumento dello +0,8%. Di conseguenza, a partire dal 1° gennaio 2025, tutti gli importi e le soglie Isee sono stati modificati in base a questa variazione.