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Il gattino Leone scuoiato vivo, l’orrore non basta. Si varino leggi molto più severe

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Il gattino Leone scuoiato vivo, l’orrore non basta. Si varino leggi molto più severe.

Ci sono storie difficili da raccontare, tale è l’orrore che le accompagna.

Lo sguardo del gattino tutto fasciato con le garze vittima di una violenza inimmaginabile sta facendo il giro del web. Uno sguardo rivolto ai veterinari che è richiesta di aiuto, ma anche rassegnazione e forse incredulità di un piccolo essere indifeso a cui è stata inflitta una sofferenza senza fine.

Hanno cercato invano di salvarlo i medici dell’ambulatorio Asl veterinario di Cava de’ Tirreni il povero micetto martoriato chiamato Leone dai volontari del canile di Cava de’ Tirreni.

Ha lottato il piccolo Leone, poi si è arreso.

Per chiedere giustizia per il povero micetto, scuoiato vivo e lasciato agonizzante in strada ad Angri, provincia di Salerno, i volontari del canile hanno organizzato una fiaccolata il 17 dicembre con partenza dalla chiesa di Sant’Antonio di Angri.

Enpa annuncia una denuncia .

Sottolineando: “Contiamo sul lavoro delle Forze dell’Ordine e chiediamo l’aiuto di tutti. Se qualcuno avesse visto qualcosa si faccia avanti, anche in forma anonima. La persona che ha commesso un atto così crudele è una persona pericolosa”.

La trasmissione ‘Chi l’ha visto’, il programma Rai Tre condotto da Federica Sciarelli che si occupa di persone scomparse, si occupa del gattino Leone. Chiedendo se qualcuno ha informazioni utili per identificare chi ha torturato il povero micetto.

Si parla di una taglia di 13mila euro per chi contribuirà a identificare gli autori del crimine.

Criminali e pure vigliacchi, trattandosi di una vittima indifesa.

Matteo Salvini è il vicepremier del Governo italiano oltre che il leader della Lega.

Via social Salvini, nel manifestare il suo orrore “Non si augura il male a nessuno, ma non piangerei se gli assassini ricevessero un trattamento simile”, sottolinea: “E ora giustizia, confidando che i criminali maledetti vengano presi e incarcerati, senza clemenza. E conto che il progetto di legge della Lega con pene più dure per chi si macchia di questi reati possa essere approvato al più presto”.

Ecco, si proceda. E in tempi brevi.

Perché l’Italia, anche in termini di tutela e di  maltrattamenti degli animali, è in notevole ritardo.

E non solo nei confronti del povero gattino Leone.

 

© Riproduzione riservata

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