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Il secondo giorno di IT’S WEEK ha offerto una panoramica aggiornata sullo stato del tech made in Italy, mettendo in evidenza tendenze, sviluppi e prospettive del settore. L’evento, ospitato al Palacongressi, ha visto la partecipazione di professionisti, imprenditori e analisti del mondo digitale italiano.
La giornata si è aperta con l’intervento di Giacinto Fiore, founder di AI Week e IA Spiegata Semplice, dedicato all’evoluzione dell’intelligenza artificiale e alle sue implicazioni sociali. Successivamente si sono alternati sul palco diversi specialisti del settore, ognuno con un contributo mirato a esplorare le nuove frontiere della tecnologia e del mercato italiano.
Tra gli interventi più seguiti quello di Elisabetta Corsico (Var Group), che ha approfondito il tema del valore delle differenze nel mondo digitale. Carlo Carmine (TrustMeUp) ha invece presentato alcune applicazioni tecnologiche dedicate alla facilitazione dell’inclusione, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità.
Il tema dell’identità nazionale nell’innovazione è stato affrontato da Elvis Tosha, che ha evidenziato come l’intelligenza artificiale possa contribuire alla valorizzazione della cultura italiana. Luigi Maisto (Rocket Sharing Club spa) ha richiamato l’importanza di un ecosistema solido per sostenere la crescita delle imprese innovative.
Molto apprezzato anche l’intervento di Michela Andreolli (Arke), che ha mostrato come startup e manifattura possano diventare due elementi complementari all’interno dello stesso percorso di sviluppo tecnologico. Savino Novelli (Millionaire e Master Group) ha invece offerto una lettura più orientata al futuro, evidenziando l’importanza di una visione di lungo periodo.
Il padrone di casa Max Brigida (LaTech made in Italy) ha illustrato l’Italian Tech Landscape®, descrivendo un ecosistema in rapida evoluzione. Il tema della neurotecnologia è stato al centro dell’intervento di Raffaele Salvemini (BrainArt e Vibre), mentre Antonio Squeo (Hevolus) ha portato il pubblico dentro scenari immersivi dedicati all’extended reality. A seguire, Antonio Perfido (The Digital Box) ha presentato una panoramica sul martech italiano, e Adamo Brunetti ha posto l’accento sulla governance e sul ruolo della compliance tecnologica.
La giornata si è conclusa con l’intervento motivazionale di Daniele Viganò, che ha invitato il pubblico a valorizzare l’ecosistema italiano e a contribuire alla sua crescita.
Uno sguardo ai dati dell’Italian Tech Landscape® restituisce un quadro di forte dinamismo. Il report evidenzia cinque elementi distintivi del software italiano: creatività, assistenza in lingua italiana, tutela dei dati conforme al GDPR, contatti diretti con i produttori e conoscenza approfondita del mercato locale.
In questo scenario la Toscana si conferma un territorio centrale nel settore tech: è quinta in Italia per numero di aziende (6,2%) e seconda per fatturato (13,8%), pari a 745 milioni di euro. Risultati che fotografano un tessuto imprenditoriale solido, anche se il numero di startup potrebbe crescere ulteriormente.
Il consolidamento del tech made in Italy passa anche dalla capacità dei territori, come la Toscana, di sostenere nuove generazioni di imprese e competenze, rafforzando l’intero ecosistema nazionale.



