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ROSIGNANO – La Polizia di Stato di Rosignano Solvay ha identificato i presunti responsabili di numerosi furti di motocicli, soprattutto scooter Honda SH. Si tratta di due livornesi di 45 e 35 anni. Individuato anche il deposito in cui i mezzi venivano nascosti e smontati.
A seguito del crescente fenomeno dei furti di ciclomotori, soprattutto Honda SH, che ha interessato il territorio di Rosignano e zone limitrofe, gli agenti avevano avviato nelle ultime settimane un’attività d’indagine finalizzata ad individuarne i responsabili. Già a giugno erano stati individuati due soggetti sospetti aggirarsi per Rosignano, ma nell’occasione non era stato possibile fermarli. L’immediata attività investigativa aveva consentito di identificare i due, grazie anche alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installate nelle vie cittadine, e di accertare la loro responsabilità nel furto di due Honda SH, rubati poco prima a Castiglioncello.
Domenica 22 giugno gli uomini della Volante del Commissariato hanno intercettato nuovamente i due soggetti di cui sopra mentre viaggiavano a bordo di due scooter Honda SH. Ne scaturiva un inseguimento e gli agenti sono riusciti a fermare uno di essi, che viaggiava su un mezzo regolare, mentre l’altro riusciva a darsi alla fuga a bordo dell’altro SH, risultato rubato poco prima ai confini con Livorno, in località Chioma.
Il fatto che i due uomini in questione fossero stati colti nel territorio di Rosignano in possesso di uno scooter rubato al confine con Livorno, convinceva i poliziotti sulla possibilità che proprio a Rosignano potesse esserci un deposito dei mezzi rubati, tanto che sono state effettuate ricerche nella zona in cui poco prima i due indagati erano stati intercettati.
Effettivamente, lo stesso pomeriggio, in un’area compresa tra Castiglioncello e Solvay, gli agenti hanno notato un capannone piuttosto isolato con il cancello aperto. Addentratisi all’interno hanno trovato i tre motocicli oggetto di furto, diversi blocchi motore di motocicli, e una serie di pezzi di motociclo, carene, parabrezza e manubri imballati con cellophane e pronti per la spedizione. Per quanto riguarda i mezzi rubati si tratta di uno scooter Piaggio Beverly 300, trovato integro, rubato la stessa domenica a Rosignano Solvay; uno scooter Honda SH, già trovato privo delle carene e di altre parti meccaniche, rubato la stessa domenica a Rosignano Solvay e una moto Husqvarna 701, trovata già imballata con del cellophane e privo di carene e ruota anteriore, rubato il 18 giugno a Livorno.
I mezzi sono stati restituiti ai legittimi proprietari, mentre il resto del materiale, in particolare i blocchi motore, sono stati sequestrati e su di essi verranno effettuati accertamenti finalizzati all’individuazione dei motocicli di provenienza.
Le indagini, ancora in corso, si sono poi concentrate sul luogo usato come deposito ed è emerso che a custodire i mezzi rubati e a smontarli prima che i pezzi venissero trasferiti erano due cittadini senegalesi, uno di 41 anni, regolare sul territorio nazionale, e l’altro ancora in fase di identificazione, anch’essi segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione.
L’attività della polizia ha rappresentato un’importante e immediata risposta al crescente fenomeno dei furti di motocicli nel livornese, consentita grazie all’abilità degli agenti impegnati nelle indagini, alle varie segnalazioni pervenute dai cittadini e dall’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza installate nelle pubbliche vie, mezzo sempre più determinante nel contrasto dei reati, di cui gli inquirenti si auspicano una costante implementazione.