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LIVORNO – Pietre d’inciampo a Livorno: la Polizia rende omaggio ai suoi caduti.
La Polizia di Stato di Livorno ha reso omaggio alla memoria dei propri appartenenti che con coraggio hanno pagato con la vita per garantire la libertà dei propri simili.
Davanti all’ingresso della Questura di Livorno, alla presenza dei loro familiari, delle autorità civili, militari e religiose la cerimonia di posa di otto pietre d’Inciampo in memoria di altrettanti poliziotti caduti in servizio “che patirono atroci sofferenze per non farsi complici degli orrori nazisti”.
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Gli otto valorosi appartenenti alla Polizia di Stato, già attivi collaboratori della Resistenza, decisero di unirsi alla formazione partigiana “Santo” della III Brigata Garibaldi ma vennero catturati dai tedeschi e torturati per quattro giorni, prima di essere fucilati, tra il 23 e il 25 giugno 1944, a Salvatelle di Terricciola, provincia di Pisa, e a Nugola, frazione di Collesalvetti, provincia di Livorno.
Le otto pietre sul marciapiede davanti alla scalinata dell’ingresso della Questura per ricordare il Brigadiere di P.S. Nicola Bucci, le Guardie di P.S. Giovanni Cannata, Francesco Ciro, Orlando Tonietto, le Guardie Ausiliarie di P.S. Washington Copernico, Orlando Mariani, Umberto Petrucci, il Sottotenente di P.S. Vittorio Labate, catturati dai nazisti il 20 giugno 1944 e fucilati tra il 23 e il 25 giugno 1944 a Salvatelle di Terricciola (PI) e a Nugola, frazione di Collesalvetti (LI).
All’apposizione delle pietre hanno preso parte anche il prefetto ed il questore di Livorno, Giancarlo Dionisi e Giusy Stellino, i sindaci di Livorno e Collesalvetti Luca Salvetti e Sara Paoli, l’assessore di Terricciola Edoardo Colombini, il senatore Manfredi Potenti, il consigliere regionale Francesco Gazzetti ed il comandante dell’Accademia navale della Marina militare Lorenzano Di Renzo.
L’iniziativa, sottolinea la Polizia di Stato, già realizzata anche in altre questure italiane, mira a mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazifascista, nel luogo simbolo della vita quotidiana: la casa, il posto di lavoro o l’ufficio dove prestavano servizio.
La storia dei poliziotti eroi viene raccontata nella collana di libri ‘Fecero la scelta giusta’. Due pubblicazioni, scritte dall’Ufficio comunicazione istituzionale della Polizia di Stato, che raccontano le storie de ‘I poliziotti che si opposero al nazifascismo’ e de ‘I poliziotti che soccorsero gli ebrei’, presentata il 13 dicembre a Montecitorio alla presenza del presidente della Repubblica