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LUCCA – Un appartamento trasformato in ambulatorio medico abusivo, con agopuntura praticata da un sedicente dottore privo di ogni titolo e, ancor più grave, in condizioni igienico-sanitarie allarmanti.
Questo lo scenario scoperto e smantellato dai finanzieri del gruppo di Lucca, che hanno posto sotto sequestro l’immobile e tutto il materiale utilizzato per l’illecita attività, operando sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lucca.
L’operazione delle Fiamme Gialle è scattata a seguito di minuziosi accertamenti avviati già a settembre, dopo aver ricevuto segnalazioni sui ‘miracoli’ realizzati da un presunto agopuntore nel cuore delle Mura. Dopo aver individuato l’unità locale, i militari sono riusciti a identificare il titolare che, in realtà, non è risultato in possesso dei requisiti professionali e abilitativi richiesti dalla legge. Le indagini hanno infatti confermato che il sedicente medico non è iscritto all’ordine professionale né ha conseguito alcuna certificazione sanitaria.
Come ribadito dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici, l’agopuntura è una pratica riservata esclusivamente ai laureati in medicina e chirurgia con specifica abilitazione, in quanto atto medico che richiede diagnosi, prognosi e prescrizione terapeutica con valutazione dei rischi.
Al momento dell’accesso, i finanzieri hanno trovato stanze adibite a sale mediche ove poter praticare agopuntura, pazienti in attesa di trattamento e, dettaglio inquietante, aghi lasciati incustoditi all’interno di contenitori improvvisati e privi di qualunque sistema di sterilizzazione, una situazione di grave rischio per la salute pubblica. Nel corso della perquisizione, è stato rinvenuto un gran numero di confezioni di aghi che, ironia della sorte, recavano sulla scatola l’avvertenza di essere utilizzati solo da “medici e personale sanitario autorizzati”.
Al termine dell’intervento, i finanzieri hanno posto sotto sequestro l’intero appartamento e tutto il materiale necessario per l’esercizio abusivo della professione medica, sigillando l’entrata dell’improvvisato “centro medico” con fascette protettive che ne vietano l’apertura. Il titolare dello ‘studio’ è stato immediatamente segnalato all’autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica.
Le indagini ora proseguono per ricostruire l’intera rete della clientela e quantificare l’illecito profitto conseguito, il quale dovrà essere oggetto di tassazione. L’operazione sottolinea il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto all’abusivismo sanitario, a tutela della salute dei cittadini.



