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Piombino, l’incontro al Mise per Jsw Steel Italy

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PIOMBINO – Tavolo Jsw Steel Italy di Piombino al Mise Ministero dello sviluppo economico sulle prospettive di rilancio dell’acciaieria “anche in considerazione della rinegoziazione in corso sull’aggiornamento dell’accordo di programma”.

All’incontro, presieduto dal coordinatore della Struttura per le crisi d’impresa Luca Annibaletti, hanno partecipato il vicepresidente dell’azienda Marco Carrai, i rappresentanti della Regione Toscana, del Comune di Piombino, dell’Autorità portuale, i sindacati e Invitalia.

Lo riferisce il Mise in una nota precisando che l’azienda ha smentito le indiscrezioni emerse nelle scorse settimane su una volontà di vendita confermando di aver effettuato in tal senso una specifica comunicazione al National Stock Exchange of India dove è quotata la capogruppo Jindal.

Il gruppo ha inoltre confermato l’impegno a produrre interamente a Piombino le rotaie in caso di assegnazione della commessa Rfi. Annibaletti ha sottolineato che la sottoscrizione dell’addendum all’accordo di programma potrà avvenire al solo termine di un confronto complessivo che comprenda gli investimenti programmati e preveda una prospettiva per i lavoratori.

Un incontro che non soddisfa i sindacati che hanno espresso contrarietà. In una nota Fim Fiom Uilm Ugl Usb scrivono: “Al netto della necessità del Governo che ha l’impellente necessità di portare a casa i finanziamenti del Pnrr ed al netto della necessità di RFI nel dover assicurare la fornitura di semiprodotto fuori dalla crisi internazionale, come sindacato non si capisce come il Governo voglia rappresentare l’interesse dei lavoratori e il loro diritto a tornare ad un lavoro. Dove sono i ministri e dov’è la responsabilità politica del Governo in questo come in molti altri tavoli di crisi?”

Quindi: “Troppo semplice la dichiarazione del Professore Annibaletti che Invitalia non sia riuscita a trovare un accordo con Jsw. Il Governo, nella persona del viceministro Todde e precedentemente da parte di altri autorevoli esponenti, aveva dato ben altre garanzie. Abbiamo inoltre chiesto al rappresentante del Governo, così come avevamo già fatto nell’incontro di dicembre, di fare verifiche se esistono alternative al gruppo Jsw”.

Poi i sindacati: “Le istituzioni locali, con sfumature diverse e con diverse determinazione, sia Regione, Comune e AdSP hanno comunque espresso criticità in ordine al metodo di gestione dell’addendum, e la scarsità del loro coinvolgimento e se alcuni hanno opportunamente  dichiarato di non sottoscrivere alcun atto privo di reali garanzie, si è registrato un diverso orientamento della Regione Toscana.
L’azienda ha dichiarato che l’accordo con Invitalia è saltato perché Invitalia non voleva inserire nell’accordo la realizzazione del forno elettrico mentre l’azienda lo ritiene essenziale”.
La riunione, conclude la nota dei sindacati, “si è conclusa velocemente senza la necessità per la parte sindacale della sottoscrizione di accordi o verbali di riunione, con il professor Annibaletti che ha chiesto all’azienda  di provare a ridurre le tempistiche degli investimenti ed a dare maggiori garanzie con un dettagliato crono programma. Orientativamente entro la prima decade di giugno ci sarà la prossima convocazione delle istituzioni per scrivere l’addendum all’accordo di programma con clausole stringenti sulla commessa di rotaie per Rfi e conseguentemente sarà convocato il tavolo con le Organizzazioni sindacali”.

 

 

© Riproduzione riservata

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