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LIVORNO – I carabinieri della compagnia di Livorno hanno eseguito l’ordinanza emessa dal tribunale del riesame di Firenze, che ha disposto il ripristino della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo, Hamed Hamza, detto ‘il pugile’, gravemente indiziato di omicidio preterintenzionale, commesso a Livorno nell’agosto del 2022.
Si tratta dell’episodio che ha portato alla morte di Denny Magina, allora 29enne, caduto dal quarto piano di un edificio in via Giordano Bruno dopo un pugno sferrato dall’imputato.
In un primo momento, la custodia cautelare era stata applicata all’indagato per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Solo in seguito, grazie agli approfondimenti investigativi dei carabinieri, coordinati dalla procura di Livorno, sono emersi nuovi elementi a carico dell’indagato per cui era stata emessa dal Gip del tribunale di Livorno la misura cautelare per omicidio.
Quest’ultima a causa di alcuni aspetti procedurali era divenuta inefficace, ma è stata ristabilita a seguito dell’accoglimento dell’appello presentato dalla procura che ha evidenziato la sussistenza dei presupposti normativi per il mantenimento della misura custodiale inframuraria.
Il tribunale del riesame ha ritenuto pienamente fondata l’istanza presentata dalla procura, evidenziando che non si dovesse procedere alla retrodatazione della misura trattandosi di procedimenti distinti e privi di connessione qualificata. È stato, pertanto, disposto il ripristino della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato per il reato di omicidio preterintenzionale.
Alla luce dell’odierna ordinanza del riesame, confermata mercoledì (18 giugno) dalla Suprema Corte di Cassazione, il 35enne originario del nord Africa è stato condotto al carcere delle Sughere.