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Rosignano, nuovo rincaro del pedaggio sulla Tirrenica: +11,32%

È il secondo aumento del 2025 e scoppia la polemica sui costi. Galletti (M5S): "Ma l'eliminazione della barriera di Vada è già stata votata"

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ROSIGNANO MARITTIMO – Nuovo aumento delle tariffe autostradali lungo la tratta gestita dalla Società Autostrada Tirrenica (Sat), tra Collesalvetti, Rosignano Marittimo e San Pietro in Palazzi, con estensione anche al tratto Civitavecchia–Tarquinia.
Si tratta del secondo rincaro nel corso del 2025: dopo il primo adeguamento avvenuto a febbraio, la Sat ha applicato un ulteriore incremento dell’11,32%, che porta il rialzo complessivo dell’anno al 14,5%.
Le nuove tariffe (dall’1 settembre 2025) vedono fra Collesalvetti e Rosignano un costo di 6,50 euro per le auto e 16,40 per i tir; da Collesalvetti a Rosignano Barriera (San Pietro in Palazzi) 7,10 euro per le auto e 18 per i tiri; Rosignano – San Pietro in Palazzi (tratto aperto) 0,90 euro per le auto e 2,40 per i tir (Fonte Sat – Tirrenica.it).
La notizia ha suscitato immediate critiche da parte di automobilisti, pendolari e autotrasportatori, che parlano di un aggravio economico ingiustificato su tratte brevi e spesso percorse quotidianamente per motivi di lavoro.
Le proteste riguardano in particolare il tratto compreso tra Cecina e Livorno, considerato da molti “un falso tratto autostradale” che penalizza lavoratori e imprese locali. Associazioni di categoria e comitati cittadini chiedono interventi urgenti da parte delle istituzioni, invocando la riduzione o l’abolizione del pedaggio.
Sul tema in particolare interviene Irene Galletti, presidente del gruppo consiliare M5S Toscana e coordinatrice regionale.
“Con il secondo rincaro del 2025, che porta l’aumento del pedaggio alla barriera di Vada al 14,5%, siamo davanti all’ennesima ingiustizia subita dalla costa toscana – dice – Quella barriera spezza la via Aurelia, sottrae tempo e denaro a pendolari e imprese e oggi pretende novanta centesimi alle auto e 2,40 euro ai mezzi pesanti per attraversare un varco che non ha più alcuna ragione di esistere. La Tirrenica non si farà, eppure i cittadini continuano a pagare per un’autostrada fantasma. Ma non è l’unico problema. Subito dopo la barriera di Rosignano, il tratto autostradale da Collesalvetti a San Pietro in Palazzi ha raggiunto tariffe insostenibili: 7,10 euro per pochi chilometri percorsi da un’automobile, addirittura 18 euro per i bus turistici e i trasportatori. È un salasso che colpisce lo stesso territorio in modi diversi ma con il medesimo risultato: strangolare economicamente cittadini, aziende e turismo. Mentre i pendolari gridano allo scandalo e si riversano su strade alternative intasate, il Ministro Salvini resta immobile, prigioniero della sua propaganda”.
Irene Galletti rivendica i risultati ottenuti dal Movimento 5 Stelle in questa lunga battaglia: “Grazie a un nostro emendamento collegato al Programma regionale di sviluppo 2021-2025 il consiglio regionale ha vincolato la Toscana a lavorare per sopprimere la barriera e il pedaggio. Questa – avverte – non è una promessa elettorale, ma un impegno già approvato grazie al nostro lavoro. Da dieci anni siamo al fianco dei comitati nati contro la Tirrenica e abbiamo sempre difeso la gratuità della tratta e la messa in sicurezza dell’Aurelia, quando tutti gli altri preferivano voltarsi dall’altra parte”.

 

© Riproduzione riservata

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