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VIAREGGIO – Strage di Viareggio, al processo di Appello bis a Firenze il sostituto procuratore generale Sergio Affronte ha chiesto per 10 su 16 imputati condanne da 3 anni e 6 mesi fino a 8 anni e 2 mesi tra manager italiani e addetti e dirigenti delle società tedesche e austriache del trasporto ferroviario coinvolte nel disastro del treno merci del 29 giugno 2009 che costò la vita di 32 persone e un centinaio di feriti.
Le pene sono state ricalcolate dalla procura generale sottraendo la parte relativa all’accusa di omicidio colposo plurimo, dichiarata prescritta con sentenza della Corte Cassazione, per il venir meno dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Per tutti gli imputati l’unico reato che viene ora contestato è quello di disastro ferroviario.
Queste le richieste formulate: Vincenzo Soprano, ex Ad di Trenitalia, 5 anni e 6 mesi (condannato a 6 anni nel primo processo), accusato di aver noleggiato e usato i carri merci tedeschi omettendo tra l’altro di far verificare l’avvenuta esecuzione dei controlli; Uwe Kriebel, operaio dell’officina di Junghental addetto ai controlli, 6 anni e 6 mesi (6 anni e 10 mesi in precedenza); Helmut Broedel, funzionario dirigente dell’officina Junghental di Hannover, 6 anni e 6 mesi (6 anni e 10 mesi); Andreas Schroeter, tecnico di Junghental, 6 anni e 6 mesi (6 anni e 10 mesi); Peter Linowski, Ad di Gatx Rail Germania, 8 anni e 2 mesi (8 anni e 8 mesi); Rainer Kogelheide, Ad di Gatx Rail Austria, 8 anni e 2 mesi (8 anni e 8 mesi); Roman Meyer, responsabile flotta carri di Gatx Austria, 7 anni e 4 mesi; Johannes Mansbart, manager Gatx Rail Austria, 7 anni e 4 mesi; Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, 3 anni e 6 mesi; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico Cima riparazioni, 3 anni e 6 mesi.
Le altre posizioni saranno trattate dal sostituto procuratore di Lucca Salvatore Giannino, applicato dalla Procura Generale, il cui intervento è in corso ora al processo ed ha seguito quello di Affronte.
La Corte d’Appello di Firenze, dopo circa mezz’ora di camera di consiglio, ha rigettato le istanze di sospensione del processo d’appello bis presentate all’udienza di questa mattina 28 aprile 2022 dall’avvocato Alberto Mittone per conto dei suoi assistiti, gli imputati Mario Castaldo e Vincenzo Soprano, ex vertici di Ferrovie, insieme ai responsabili civili Mercitalia e Trenitalia. Un disastro ferroviario quello di Viareggio avvenuto il 29 giugno 2009 che provocò 32 morti e un centinaio di feriti.
Mittone ha depositato in Cassazione ricorso straordinario contro la sentenza della Suprema Corte sostenendo che ci sarebbero errori di fatto nel giudizio relativo alle posizioni di Soprano e Castaldo. La Cassazione ha fissato al prossimo 12 luglio l’udienza per discutere del ricorso che richiede di annullare nel merito l’effettiva responsabilità dei due imputati. Il legale pertanto ha posto alla Corte d’Appello la questione se rinviare o meno il processo a dopo la decisione che prenderà la Cassazione a metà luglio.
La Corte d’Appello respingendo l’eccezione sollevata ha disposto il proseguimento dell’udienza, dando la parola al sostituto procuratore per la requisitoria.
Il nuovo appello era stato disposto dalla Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado per 16 imputati, tra i quali gli ex vertici delle Ferrovie Mauro Moretti, Michele Mario Elia, Vincenzo Soprano e Mario Castaldo, oltre a dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci. Per questi imputati la Suprema Corte ha escluso l’aggravante sulle norme di sicurezza, non riconoscendo il disastro ferroviario come incidente sul lavoro e così facendo scattare di conseguenza la prescrizione per questo reato.