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MARINA DI CARRARA – Open Arms in porto a Carrara, 196 migranti. 80 rimangono in Toscana.
Open Arms è entrata nel porto di Marina di Carrara intorno alle ore 8 di martedì 22 agosto con 196 migranti a bordo.
Ottanta persone rimangono in Toscana, 71 vengono accompagnate in Piemonte, le altre in Umbria. I minori non accompagnati restano in maggior parte nella provincia di Massa Carrara.
Non ci sono al momento problemi di strutture di accoglienza per quanto concerne la provincia di Massa Carrara. A sottolinearlo il prefetto Guido Aprea. “Problemi nella nostra provincia non ne abbiamo. I posti per le persone noi nella nostra provincia li reperiamo perché procediamo continuamente a procedure evidenza pubblica”.
Operazioni in corso a Imm Carrara Fiere. Subito dopo lo sbarco, dalle identificazioni alle visite mediche al rifocillare le persone. Secondo una procedura ormai collaudata coordinata dalla Prefettura, prefetto Guido Aprea, con il Comune di Carrara, sindaca Serena Arrighi, e Regione Toscana.
Open Arms rappresenta il sesto sbarco a Marina di Carrara disposto da Governo Meloni.
Il dodicesimo in Toscana da dicembre 2022, data di inizio degli sbarchi ong in Toscana.
Gli altri sbarchi con Livorno porto sicuro.
Sbarchi migranti con Anci con Matteo Biffoni, sindaco di Prato, responsabile immigrazione, che chiede al Viminale il coinvolgimento nella gestione di tutti i sindaci italiani.
Due persone a bordo con varicella (una era stata sbarcata a Lampedusa), “Niente di allarmante, fatti subito scendere. Niente di allarmante”, rendiconta prefetto Aprea
Il punto del prefetto Guido Aprea al porto di Marina di Carrara: “Sono 196 le persone arrivate. C’è la suddivisione del territorio fatta dal Ministero che fa una prima ripartizione. La seconda ripartizione è interregionale fatta dalla Prefettura del capoluogo di regione, quindi Firenze. Le suddivisioni sono state già predisposte tempestivamente. Quindi la suddivisione è Toscana, Piemonte e Umbria. 80 in Toscana, 71 in Piemonte, gli altri in Umbria. I minori non accompagnati rimangono quasi tutti in provincia di Massa Carrara, qualcuno in altre province toscane”.
Poi prefetto Aprea su accoglienza: “In questa provincia non abbiamo difficoltà. Sono già parecchi gli sbarchi, Carrara è porto sicuro già da gennaio. Il meccanismo è ormai collaudato. L’organizzazione c’è con la massima collaborazione da parte di tutte le istituzioni. Tutte. Da noi dello Stato a tutti i Comuni”.
“Le scelte del Ministero si adeguano ad afflusso e recupero dei migranti. L’importante è essere organizzati. Al momento dell’attracco, al termine operazioni sanitarie e foto segnalamento sappiamo dove ricollocare le persone. Noi diamo esecuzione ed è giusto che sia così alle disposizioni del Governo. Questo è il nostro compito. Cerchiamo di farlo nel migliore dei modi. A livello concreto posso assicurare la massima partecipazione di tutte le istituzioni. Si lavora insieme, in sinergia, in perfetta sintonia”.
Sulle strutture di accoglienza: “I posti per le persone noi nella nostra provincia li reperiamo perché procediamo continuamente a procedure evidenza pubblica. Per ora problematiche di questo genere noi non ne abbiamo. Le nostre procedure a evidenza pubblica nella nostra provincia vanno a buon fine. Riusciamo con Terzo settore, con tanti operatori, con l’aiuto della Chiesa, del Vescovo, di tutti. I criteri di ripartizione sono stabiliti da Ministero e in sede di conferenza regionale dei prefetti noi prefetti insieme al prefetto capoluogo regione abbiamo determinato. Problematiche in questa provincia non ne abbiamo”.