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Trump presidente Stati Uniti: guerra e pace
Trump presidente Stati Uniti nel discorso della vittoria è stato chiaro, come lo era stato in campagna elettorale facendo della guerra in Ucraina uno dei temi centrali: “Abbiamo fatto la storia stasera superando ostacoli che nessuno pensava possibili. L’America ci ha dato un mandato potente e senza precedenti, manterrò le promesse sistemando tutto e fermando le guerre”.
E sulla guerra in Ucraina con Donald Trump 47esimo presidente degli Stati Uniti sono puntati i riflettori di tutto il mondo. Con Stati Uniti di Biden principale sostenitore e partner rifornitore armi di un’Ucraina che in questa guerra è dipesa fin qui dagli Stati Uniti.
Con un’Europa, Italia compresa, sempre sponsor di Zelensky anche in tema di rifornimento armi. In una guerra di cui, passato l’orrore iniziale, e pure le manifestazioni per la pace iniziali, è stata fatta l’abitudine.
Zelensky pronti via si è congratulato con Trump, scrive lo stesso leader ucraino su X. “Ho avuto un’eccellente chiamata con il Presidente Donald Trump e mi sono congratulato con lui per la sua storica vittoria schiacciante: la sua straordinaria campagna ha reso possibile questo risultato. Ho elogiato la sua famiglia e il suo team per il loro grande lavoro. su Una leadership forte e incrollabile degli Stati Uniti è vitale per il mondo e per una pace giusta”.
“Informazioni inaffidabili”. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dice Adnkronos, smentisce in un commento alla televisione russa Rtvi la notizia che il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato informalmente, “per mezzo di conoscenti”, con Donald Trump, per la sua vittoria.
Certo il primo passaggio dovrà essere una posizione ufficiale sulla guerra in Ucraina degli Stati Uniti di Trump bis, 78 anni, che giurerà alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio 2025. E anche su quello che sarà il confronto con l’Europa. E una eventuale risoluzione con pace imposta passa necessariamente da concessioni da una parte e limitazioni dall’altra.
Per il Pd di Elly Schlein “L’elezione di Trump negli Stati Uniti è una brutta notizia per l’Europa e una brutta notizia per l’Italia. Non solo perché anche in questi ultimi giorni ha dichiarato di nuovo la sua ostilità verso l’Unione Europea, ma anche per quello che ne conseguirà in termini di politiche economiche. Chi oggi lo festeggia per ragioni di bandiera smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno le imprese e i lavoratori in Europa e anche qui nel nostro Paese”.
La premier Meloni ha dichiarato che “Italia e Stati Uniti sono Nazioni ‘sorelle’, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più”.
Non ne ha anche il vicepremier Tajani, leader Forza Italia: “Con la nuova amministrazione Trump lavoreremo molto, anche per quanto riguarda la situazione internazionale. Siamo tutti quanti per la pace e mi auguro che si possa arrivare a una conferenza di pace per l’Ucraina. Gli Stati Uniti potrebbero certamente giocare un ruolo da protagonisti per la pace in Ucraina e in Medio Oriente, dove la linea è quella dei due popoli due Stati, garantendo la sicurezza di Israele e il diritto dei palestinesi ad avere un proprio Stato. La pace è l’obiettivo di tutti. Con gli Stati Uniti continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto”.
Intanto la Nord Corea è entrata in scena. La conferma ufficiale del primo combattimento tra esercito ucraino e nordcoreano, rendiconta Adnkronos, è arrivata dal leader di Kiev Volodymyr Zelensky, secondo cui “le prime battaglie con i soldati nordcoreani aprono una nuova pagina di instabilità nel mondo”.